Olivier Assayas: Sils Maria

OLIVIER ASSAYAS Sils Maria (Francia/Svizzera 2014, 124 min., col., drammatico) A 59 anni e in stato di grazia, dopo aver portato sullo schermo il terrorista narciso Carlos, dopo aver rievocato in chiave autobiografica i moti di protesta giovanili in Apres Mai, Olivier Assayas piazza un altro colpo da maestro con un film che parla del presente, del cinema e di noi. Non siamo mai stati timidi affermando quanto ci piace Assayas, e anche stavolta non ci gireremo attorno: Sils Maria è un film Continua...

Nuri Bilge Ceylan: Winter Sleep

NURI BILGE CEYLAN Winter Sleep (Kis Uykusu, Turchia 2014, 196 min., col., drammatico) Con la Palma d'Oro a Winter Sleep, Cannes consacra Nuri Bilge Ceylan, ma soprattutto celebra sè stesso. Ceylan, che a mani basse può a questo punto ambire al titolo di (uno dei) massimi cineasti contemporanei, deve tanto al festival francese che per gran parte della sua carriera l'ha sostenuto mettendolo, non senza meriti, nella giusta luce. Prima del Gran Prix Speciale assegnatogli con C'Era una Volta Continua...

Daniel Wolfe: Catch Me Daddy

DANIEL WOLFE Catch Me Daddy (UK 2014, 107 min., col., drammatico) Visto in occasione della rassegna "Cannes e dintorni" Difficilmente avremmo scelto di affrontare Daniel Wolfe se non avessimo prima visto uno dei suoi lavori, Time To Dance, forse uno dei più bei videoclip degli ultimi anni, gioiellino che in soli 8 minuti racchiude il potere suggestivo di un lungometraggio. Tanta dunque la curiosità quando abbiamo individuato il suo film d'esordio nella lista della Quinzaine des Realisateurs. Wolfe Continua...

Abel Ferrara: Welcome to New York

ABEL FERRARA Welcome to New York (Usa/Francia 2014, 124 min., col., drammatico) E' bello, dopo tante visioni dimenticabili, tornare a respirare vero cinema, seppur non all'interno di una sala cinematografica: tanta è stata l'attenzione  rivolta all'ultimo film di Ferrara, e non solo per le ovvie implicazioni scandalistiche che l'hanno accompagnato, quanto per le circostanze di distribuzione nelle quali il film è stato lanciato e distribuito, cioè esclusivamente in rete in concomitanza Continua...

David Cronenberg: Maps to the Stars

DAVID CRONENBERG Maps to the Stars (USA/Canada 2014, 111 min., col., drammatico) Sui miei quaderni di scolaro, sui miei banchi e i miei alberi, sulla sabbia e sulla neve, io scrivo il tuo nome...E per forza di una parola io ricomincio la mia vita. Sono nato per conoscerti, per nominarti: Libertà. (Paul Eluard) Molti non sanno che farsene del nuovo cinema di David Cronenberg. Per questi molti, il suo cinema è diventato irritante, cerebrale, inaccessibile. Per questi molti, l'ultimo film di Continua...

Andrew Bujalski: Computer Chess

ANDREW BUJALSKI Computer Chess (USA 2013, 92 min., b/n, commedia) Il regista e il movimento. Andrew Bujalski è uno dei nomi di punta, nonchè ideatore dell'etichetta, del movimento cinematografico statunitense "Mumblecore". Il movimento nasce nei primi anni del decennio scorso ed è caratterizzato da una forte componente Do It Yourself: basso budget, attori non professionisti, sceneggiature e dialoghi spiccatamente naturalistici, telecamere digitali o vintage-analogiche. Ora, i registi appartenenti Continua...

Steven Knight: Locke

STEVEN KNIGHT Locke (UK 2013, 84 min., col., drammatico) Poche chiacchere, Locke di Steven Knight è un film che è piaciuto all'unanimità. Consenso meritato? Si, in parte: Scritto brillantemente dallo sceneggiatore Steven Knight, che ha lavorato per Cronenberg e che ha alle spalle un solo film da regista (il dimenticabile Redemption), Locke è infatti il film che non ti aspetti, nè a un festival (ne abbiamo parlato in occasione dell'ultima Mostra del Cinema) nè, tantomeno, in sala. Ed Continua...

Pawel Pawlikowski: Ida

PAWEL PAWLIKOWSKI Ida (Polonia 2013, 80 min., b/n, drammatico)   Dopo aver affrontato la categoria "Academy Film" con Dallas Buyers Club e I Segreti di Osage County, ma soprattutto dopo aver visto Nebraska di Alexander Payne (per il quale sarebbe interessante fare un confronto, sia per il comune impianto road-movie sia per l'utilizzo del bianco e nero, con la pellicola in questione) viene spontaneo parlare di "Festival Film" assistendo a questo Ida del regista polacco Pawel Pawlikowski. Continua...

Hirokazu Kore-Eda: Father and Son

HIROKAZU KORE-EDA Father and Son (Soshite Chichi ni Naru, Giappone 2013, 120 min., drammatico) C'è un confronto alla base di Father and Son: parentela biologica contro parentela culturale. Cosa succede, se, in Giappone, si scopre che il proprio figlio è il figlio di un altro? Cosa succede se si viene a sapere che  non esiste una reale parentela di sangue nel figlio con il quale si è vissuto per anni? Quando Ryota e sua moglie Midori scoprono che i loro figli sono stati scambiati nelle culle, Continua...

Festival di Cannes 2014: Il Programma Completo

Programma succulento quello di quest'anno a Cannes, ma, ad una prima occhiata, leggermente inferiore rispetto a quello (colossale) dell'anno passato. Soprattutto, vediamo solo vecchi nomi all'orizzonte. Come al solito, predominanza francofona. La Francia spicca su tutti, e con che nomi: i nuovi lavori di Assayas e Bonello sono quelli che ci fanno più trepidare; solita presenza dei fratelli (belga, per correttezza) Dardenne, ormai adottati dalla Croisette, alla caccia della terza palma d'Oro; Continua...