Lisandro Alonso: Jauja

LISANDRO ALONSO   JAUJA   (Arg./Mex. 2014, 108 min., col., drammatico)   Il rapporto che Lisandro Alonso sta instaurando con l’arte cinematografica è di natura estetica. Ne sono prova in Jauja i continui cenni d’amore incondizionato: l’uso del 16 mm, il formato 4:3, i lunghi piani sequenza, una fotografia ricercata e un certo grado d’indipendenza che non guasta mai (ben lungi dalla deriva Sundance). Ora la domanda da porsi, come in tutti i casi del genere, è la seguente: si Continua...

Christopher Nolan: Interstellar

CHRISTOPHER NOLAN Interstellar (Usa 2014, 166 min., col., fantascienza) Quella di Inception nel 2010 è stata una delle nostre prime recensioni. Dal 2010 Christopher Nolan ha rafforzato la sua fama di regista di culto, realizzando il controverso ultimo capitolo della trilogia di Batman con Il Cavaliere Oscuro - Il Ritorno. Ma è proprio a partire da Inception che è possibile  spiegare la natura, e sottolineare i pregi e i difetti, di Interstellar. In modo abbastanza grezzo (erano gli esordi Continua...

Richard Linklater: Boyhood

RICHARD LINKLATER Boyhood (USA 2014, 166 min., col., drammatico) "Le vite nei film sono perfette, belle o brutte, ma perfette. Nei film non ci sono tempi morti. La vita è piena di tempi morti" (frase dal film "Radiofreccia") Sulla genesi e lo sviluppo del film è già stato scritto di tutto. Ogni anno per 12 anni Richard Linklater ha radunato la troupe e il cast per seguire la crescita dei personaggi in contemporanea con la crescita dei suoi attori. Il risultato è una pellicola di meno Continua...

Edgar Reitz: Die Andere Heimat – Chronik Einer Sehnsucht

EDGAR REITZ   DIE ANDERE HEIMAT CHRONIK EINER SEHNSUCHT   (Ger. 2013, 230 min., B/N e col., drammatico)   Dopo la trilogia di Heimat, Reitz torna a raccontare della sua Germania in un unico episodio ottocentesco. Il regista chiude il cerchio intorno alla sua nazione, mostrandone l’origine. Da dove sono nati i tre Heimat novecenteschi? Da una madre che andava presentata per ultima: Die Andere Heimat – Chronik Einer Sehnsucht. I tre figli non sono nulla, senza la loro progenitrice. L’attualità Continua...

Laurent Cantet: Retour à Ithaque

LAURENT CANTET   RETOUR A ITHAQUE   (Fr. 2014, 90 min., col., drammatico)     Laurent Cantet registra e mostra le relazioni fra gli esseri umani. La natura di questi rapporti, l’importanza che hanno per il singolo e per il gruppo, la loro intensità, le loro conseguenze sono pane per i suoi denti. Il regista francese, infatti, può essere messo a capo di un certo cinema che vuole cogliere l’importanza delle relazioni. Retour à Ithaque, dopo il ben noto La classe, conferma Continua...

Mario Martone: Il Giovane Favoloso

MARIO MARTONE Il Giovane Favoloso (Italia 2014, 137 min., col., drammatico/biografico) Il film italiano dell'anno è, in un certo senso, il contro-campo di Noi Credevamo. L'annunciato biopic su Giacomo Leopardi si pone come un'opera meno articolata e più omogenea del precedente capolavoro di Martone. Il principale merito del film è quello di restituire una figura di Leopardi finalmente umana e ripulita dalla polverosa memoria dei nostri banchi di scuola. Di rappresentare Giacomo prima di Continua...

Abel Ferrara: Pasolini

ABEL FERRARA Pasolini (Italia/Francia 2014, 86 min., col., drammatico) "Me ne frego di chi ha ucciso Pasolini!" Abel Ferrara Pasolini respira ancora nell'ultimo film di Abel Ferrara; Pasolini è più vivo nell'ultimo film di Abel Ferrara di quanto avrebbe potuto esserlo in qualsiasi altro biopic realizzato sul regista, scrittore e poeta bolognese. Bisogna innanzitutto mettere in chiaro che Pasolini non è un biopic. Pasolini è certamente un film su Pasolini, ma è prima di tutto un tassello Continua...

Bruno Dumont: P’tit Quinquin

BRUNO DUMONT   P’TIT QUINQUIN   (Francia 2014, col., quattro episodi da 52 min., commedia)   Che schiaffo! Bruno Dumont spiazza tutti. Il suo percorso filmico/filosofico cambia rotta e dallo studio del dramma, con tutte le sue varianti, passa allo studio della commedia, anzi della comicità. Per i Cahiers si tratta di una vera e propria bomba cinematografica, per I Cineuforici di uno schiaffo: un vero e proprio affronto alla contemporaneità. Innanzitutto, si tratta di una serie tv Continua...

Aditya Vikram Sengupta: Labour of Love

Aditya Vikram Sengupta   LABOUR OF LOVE   (India 2014, 84 min., col. e b/n, drammatico)   Dal dato di fatto, quasi didascalico, delle condizioni lavorative a Calcutta, l’opera prima di Aditya Vikram Sengupta si astrae fino ad arrivare a frangenti privi di spazio e tempo. Vera sorpresa a Venezia 71, Labour of Love rimane impresso allo spettatore per la chiarezza iniziale nella sua analisi del reale. Il regista ci pone di fronte al problema tramite una radio e un fondo nero: lo speaker Continua...

Francesco Munzi: Anime Nere

FRANCESCO MUNZI Anime Nere (Italia 2014, 103 min., col., drammatico) Ci voleva Francesco Munzi, regista di Samir e Il Resto della Notte, a ricordarci cosa può essere il cinema italiano concepito e realizzato per il grande schermo. Con Anime Nere il regista romano classe 1969 conferma le sue qualità tanto di narratore quanto di cineasta. Dopo aver parlato delle contrastanti reazioni avvenute durante la Mostra del Cinema, passiamo al film. Come avevamo detto un mese fa, secondo noi il grosso Continua...