Frames n.22: Miguel Gomes

Il senso della narrazione: metacinema, favola e realtà nel cinema di Miguel Gomes. A cara que mereces (2004) Aquele querido mês de agosto (2008) Tabu (2012) Redemption (2013) As mil e uma noites (2015) Mattia Continua...

As mile e uma noites: O inquieto – Miguel Gomes (analisi)

ANALISI MIGUEL GOMES AS MIL E UMA NOITES O Inquieto (Port., 125 min., col.) SINOSSI Nella quale Sherazad racconta le inquietudini che si abbattono sul paese: “O Re felice, si racconta che in una triste nazione dove si sognano balene e sirene, la disoccupazione si diffonde. La foresta brucia di notte nonostante la pioggia e uomini e donne trepidano d’impazienza di gettarsi in acqua in pieno inverno. A volte, gli animali parlano, ma è improbabile che li si ascolta. In questa nazione nella Continua...

As mil e uma noites: Miguel Gomes

MIGUEL GOMES AS MIL E UMA NOITES (Port., 381 min., col.) Documentario e finzione, realtà e fantasia, cronaca e favola. Potremmo continuare all’infinito, come le storie di Sherazade, ma ci fermeremo per ora qui: tutto questo, e altro, è il nuovo film di Miguel Gomes, As mil e uma noites. Certo noi siamo di parte (si veda il logo de I Cineuforici), ma quest’opera è, in poche parole, davvero grandiosa. Nessuno come il regista portoghese ha la medesima “immagine” (e non abbiamo detto “idea”) Continua...

Miguel Gomes: Aquele querido mês de agosto

MIGUEL GOMES AQUELE QUERIDO MES DE AGOSTO   (Por. 2008, col., 147 min., drammatico, documentario)   La libertà è figlia dell’accidente. Miguel Gomes, prima di Tabu e dopo A cara que mereces, realizza un film sull’atto creativo registico, confermando ancora una volta le sue capacità alchemiche. Un po’ documentario, un po’ finzione, Aquele querido mês de agosto mantiene intatta la fama del regista portoghese come poeta del cinema. In Aquele querido mês de agosto, si accennava, Continua...

Miguel Gomes: A cara que mereces

MIGUEL GOMES A CARA QUE MERECES (Por. 2004, col., 108 min., commedia, fantastico)   “Até aos trinta anos tens a cara que Deus te deudepois tens a cara que mereces.”  Nel primo lungometraggio del portoghese Miguel Gomes s’intravede, seppur ancora in fase embrionale, il suo interesse verso una tematica cinematografica basilare quanto essenziale: la narrazione. In A cara que mereces, come in altre occasioni, il racconto non è solo “originale”, ma è anche chiave di volta Continua...

Miguel Gomes: Redemption

Già apprezzato dal collega Stefano in occasione di Venezia 70, il cortometraggio di Gomes merita qualche linea di riflessione in più. In ventisei minuti si possono, infatti, dire cose che molte pellicole non riescono neanche ad accennare in un’ora e mezza. Ventisei minuti bastano al regista portoghese per realizzare un cortometraggio con i fiocchi: semplice, efficace e pungente.

Miguel Gomes: Tabu (analisi Paradiso)

Dal paesaggio di plastica al paesaggio vero, dalla prima alla seconda parte di Tabu, da Paradiso perduto a Paradiso. Si prosegue nel completamento del mosaico dell’opera di Gomes, pellicola della diversità, unita dal filo rosso della saudade.
La storia di Ventura è una narrazione che avvolge lo spettatore, come in un sogno o in un ricordo velato dall’onnipresente ironia (si pensi al nome dato al coccodrillo, Dandy, che non può non far ricordare Crocodile Dandy, o alla band di musicisti ai limiti dell’assurdo).

Miguel Gomes: Tabu (analisi Paradiso perduto)

Il risveglio dalla narrazione gomeziana del prologo, è un ritorno al cinema. Si è su un livello meta-cinematografico. È la protagonista Pilar che, infatti, come lo spettatore, volge lo sguardo allo schermo per lasciarsi illudere dalle meraviglie cinematografiche, nonché dall’affabulante voce che narra le vicende dell’intrépido explorador. Il risveglio non è uno dei migliori: è il risveglio nella vita quotidiana, nel Paradiso perduto.

Miguel Gomes: Tabu (analisi prologo)

Tabu (analisi prologo) Come promesso, verrà proposta da I Cineuforici un'accurata analisi del capolavoro di Miguel Gomes: Tabu. L'analisi, come per Holy Motors, sarà particolarmente strutturata e verrà suddivisa in tre parti con altrettanti post. Da protocollo, si partirà dal principio, ovvero dal prologo. Prima delle parole, la visione...   Accompagnato dalla musica di un pianoforte e dai titoli di testa, il prologo inizia con un emozionante piano sull’esploratore al centro Continua...

Miguel Gomes: Tabu (recensione)

Ci sono pellicole che rimangono nella mente, alcune nel cuore e, altre ancora, in entrambi. In questo olimpo, d’incontro e scontro fra mente e cuore, risiedono poche opere, pochi capolavori. Nel 2012, oltre all’idolatrato Holy Motors, un’altra opere d’arte è penetrata in questo paradiso per pochi: Tabu di Miguel Gomes.