Aleksandr Sokurov: Faust

A dispetto di molti che hanno denunciato l’eccessiva pesantezza e lentezza del film, non ho staccato lo sguardo per un secondo dallo schermo. Sulla prima cosa non ho obiezioni: non è un filmetto. Sulla seconda sono in disaccordo: Faust è un maelstrom che risucchia lo spettatore, non ha cadute di tono, cattura la mente.

Melancholia: Lars Von Trier

Justine (Kristen Dunst) “deve” sposarsi. Il marito Michael (Alexandre Skarsgard) è innamorato di lei e nulla potrebbe rovinargli il giorno di nozze, se non proprio Justine. E’ quello che succede.

A propos de Nice: Jean Vigo

Nizza, nel bene e nel male. Venti minuti dedicati alla città costiera affacciata sul Mediterraneo, con le sue contraddizioni e i suoi estremi. Il mare, le vele, i turisti, i borghesi, il casinò da una parte e dall’altra la povertà, i morti, il degrado. Come unico collante: il carnevale.

Analisi de “Il Petroliere” di Paul Thomas Anderson

Una vallata della California. Musica ronzante, un continuum implacabile. Picconate. Una miniera d’argento. Poi un martello percussore cade per caso, facendo affiorare fango nero sulla superficie. La miniera diventa un pozzo. Crolla un argano e muore un operaio. Dieci minuti di cinema assoluto, assenza di dialoghi, fredda rappresentazione.