Lake Como Film Festival 2013: presentazione

Lake Como Film Festival 2013

30 gennaio 2013, Como

Una sala della Camera di Commercio di Como. Spilletta all’ingresso. Nominativi per newsletter. Io ho sbagliato: mi sono scritto sul foglio per gli addetti stampa nonostante I Cineuforici non siano ancora una testata. Ho rimediato subito e ho riscritto il mio nome nell’apposito foglio.

Via via che la sala si riempiva e che testavo le comode poltrone, mi sono accorto che qualcosa di importante si respirava nell’aria. Non un semplice odore di “trovata pubblicitaria”, ma un profumo di “cultura”.

Dopo i ringraziamenti, la parola spetta ad Alberto Cano, ideatore e coordinatore insieme ad Andrea Giordano, di un nuovo progetto che coinvolge la città di Como, il suo lago e il suo paesaggio: un festival cinematografico che si terrà dal 15 al 25 luglio 2013 a Villa Olmo e Villa Grumello.

Come precisa Alberto Cano, non si tratta d’improvvisazione; le basi storiche ci sono tutte. Negli anni ’30, durante il fascismo, infatti, si teneva a Como un festival cinematografico importante del turismo, cancellato poi per l’evidente concorrenza con quello di Venezia. L’idea è proprio quello di ripartire da questo seme, per sviluppare una rassegna che sia legata al rapporto che la città lariana intrattiene con il suo paesaggio variegato: prealpi, colline, clima mediterraneo sulla costa, città, pianura.

Il progetto avrà una durata minima di tre anni, con il suo apice nel 2015 in concomitanza con l’Expo milanese. Se i risultati saranno buoni e soddisfacenti, si proseguirà.

Dopo una rassegna sui vari film che sono stati girati a Como (fra cui un’emozionante veduta dei fratelli Lumière), viene spiegato al pubblico che cosa s’intende per paesaggio: non immagini da cartolina; non mero spazio scenografico, ma protagonista narrativo ed estetico (non a caso sarà presente in rassegna il film documentario di Herzog, Happy People).

Verranno proiettati, nella Villa del Grumello, film d’epoca girati a Como (fra cui Tempo Massimo di Mario Mattioli del 1935 con un giovanissimo De Sica), nonchè documentari; ci saranno tavole rotonde su temi importanti (Como non ha ancora, nonostante il luogo, una Film Commision); la Camera di Commercio sta installando dei “totem” esplicativi nelle ville comasche in cui hanno girato famose pellicole; sarà presente una mostra con le fotografie di scena del comasco Angelo Novi (che ha collaborato con Leone, Bertolucci, Pasolini e altri). Il clou del festival, dal sapore internazionale, saranno i film selezionati da Andrea Giordano e proiettati a Villa Olmo. Non mancano titoli di rilievo: To the Wonder di Terrence Malick; La cinquième saison di Peter Brosens e Jessica Woodworth; La nave dolce di Vicari; Happy People di Werner Herzog.

Non si può non essere fiduciosi per questo festival che, seppur neonato, ha alla base ottime radici.

Mattia Giannone

  • http://www.blogger.com/profile/11347254217489974262 Stefano

    Malick e “La cinquième Saison” a Como? Forse qualcosa si muove dalle nostre parti…