Davide Manuli: La leggenda di Kaspar Hauser

Dopo Beket, Davide Manuli prosegue nella sua personalissima ricerca nei meandri delle contraddizioni contemporanee. La leggenda di Kaspar Hauser fa un balzo in avanti, quasi consapevole di stare martellando un ferro già caldo.

Davide Manuli: Beket

Il titolo è storpiato, ma non lo è la sostanza, la persona, l’autore. Beckett non muore con Beket, ma in esso continua a vivere eternamente, ripetendosi all’infinito come i suoi personaggi, le scenografie spoglie, il contenuto, i dialoghi delle sue pièces.

Ben Russell, Ben Rivers: A Spell to Ward Off the Darkness

Per mano dei registi, questo A Spell to Ward Off the Darkness è un liquido che si sposta fra la finzione e il documentario. Come tale, non è fortunatamente possibile etichettarlo in qualsivoglia genere. Il lavoro di Ben Russell e Ben Rivers è sia documentario sia finzione e, allo stesso tempo, nessuno dei due. A Spell to Ward Off the Darkness è un film.

Lars Von Trier: Nymphomaniac vol. I e II

Ogni nuovo film di Von Trier è un tentativo di esplorare nuove frontiere cinematografiche, spiazzando sia lo spettatore sia il critico. In questa pellicola, Von Trier si cimenta in una vera e propria costruzione biblica in cui ogni singolo capitolo del volume funge da mattone importante per un risultato eterogeneo. L’eterogeneità, si sa, è un aspetto poco apprezzato al cinema e qui è reso fondamentale.

Oscar 2014: i vincitori

La Grande Bellezza di questi Oscar 2014, è la vittoria di Her (Spike Jonze) come sceneggiatura originale…
Per dovere di cronaca, ecco tutti i vincitori:

César 2014: i vincitori

Ecco i vincitori dei César 2014:

Meilleur film: “Les garçons et Guillaume, à table!”

Meilleure actrice: Sandrine Kiberlain (“9 mois ferme”)

Meilleur acteur: Guillaume Gallienne (“Les garçons et Guillaume, à table!”)

Wes Anderson: The Grand Budapest Hotel

Ogni volta che una pellicola di Wes Anderson esce nelle sale cinematografiche, timori e aspettative invadono la mia mente. I lettori più assidui de I Cineuforici, ma in realtà anche quelli meno costanti, sanno quanto apprezziamo il lavoro del regista texano. Da qui, l’ansia per ogni sua nuova uscita. Il rischio, infatti, con un’estetica così marcata e autoriale è la perdita di rinnovamento.

Jim Jarmusch: Only Lovers Left Alive

Il decadentismo, come noto, fu un termine coniato dalla critica letteraria per racchiudere in una macro etichetta la situazione culturale dalla seconda metà dell’ottocento fino ai primi anni del novecento. Con il nuovo film di Jim Jarmusch, Only Lovers Left Alive, questa categoria è ancora d’attualità e dovrebbe essere riproposta dalla critica ma questa volta cinematografica.

Afterlife (Spike Jonze, Arcade Fire, Greta Gerwig)

Com’è noto, I Cineuforici seguono da vicino anche il mondo della video arte. Se solitamente è il mio collega Stefano che si occupa di questa sessione, per le sue note conoscenze in campo musicale, questa volta mi permetto di prendere la parola e proporre un videoclip alquanto interessante. Si tratta di Afterlife degli Arcade Fire.