Alexander Zolotukhin: A Russian Youth

Scomponendo A Russian Youth, è possibile rendersi conto della complessità dell’opera e della necessità d’analizzare i vari ingredienti. Essi sono talmente evidenti al fruitore, infatti, che potrebbero anche dare fastidio. In realtà, una volta mescolati ben bene, essi spariscono nella loro singolarità e sono letti nella totalità filmica. Si accede così a un altro livello di comprensione, fluido e scorrevole.

Martin Scorsese: Silence

MARTIN SCORSESE Silence (Usa 2016, 161 min., col., drammatico) Lontano anni luce dall'onanismo cinefilo di Hugo Cabret e dalla commedia sociale di Wolf of Wall Street, Silence è un film formidabile. Ciò che impressiona della pellicola di Martin Scorsese non è tanto la qualità e la complessità dei temi trattati, quanto la cristallina chiarezza espositiva con cui è riuscito a rappresentarli. Il regista è riuscito a coniugare un insieme di suggestioni cinematografiche superbe con un discorso Continua...

Asghar Farhadi: Il Cliente

ASGHAR FARHADI Il Cliente (Iran 2016, 125 min., col., drammatico) Ormai arrivato alla vetta, Asghar Farhadi si ritrova nella difficile situazione di rimanerci oppure scendere. Dopo una tripletta di film straordinari, uno più complesso del precedente (A Proposito di Elly, Una Separazione, Il Passato), e dopo essere stato consacrato agli Oscar e a Cannes, dove ormai è entrato a far parte della cerchia magica, probabilmente il regista iraniano ha dovuto scegliere se semplificare il proprio Continua...

Jim Jarmusch: Paterson

JIM JARMUSCH PATERSON (USA 2016, min. 113, col., drammatico )   Tutti lo volevano, ora lo hanno, tutti lo amano e tutti lo osannano. I Cineuforici ne sono delusi. Paterson del grande regista Jim Jarmusch, ti lascia lì ai titoli di coda con un profondo e sincero: “Mah…”. Non si osa dire nulla, perché “Jim Jarmusch è Jim Jarmusch, e che cavolo”. Vuol dire che non si è capito tutto, poiché tutti, ma proprio tutti, lo acclamano come una delle migliori pellicole del regista newyorkese. Continua...

Nate Parker – The Birth of a Nation

NATE PARKER The Birth of a Nation (USA 2016, 117 min., col., drammatico) Non poteva che arrivare dal Sundance uno dei peggiori film dell'anno. The Birth of a Nation è infatti furbo e irritante, in quanto vorrebbe essere provocatorio fin dal titolo (che rovescia, intelligentemente, il classico di Griffith che fu permissivo nei confronti della schiavitù) rivelandosi poi film assai più convenzionale delle premesse già probabilmente pronto, dopo essere stato portato in pompa magna dai cinefili Continua...

Tom Ford: Animali Notturni

TOM FORD Animali Notturni (USA 2016, 116 min., col., drammatico) La seconda prova alla regia dello stilista Tom Ford comincia con un ributtante spettacolo feticista di carne tremolante. I titoli di testa scorrono in sovraimpressione sui dettagli corporali di showgirl obese la cui pelle flaccida si agita al rallentatore in una pioggia di scintille e luci sfavillanti. Si capirà trattarsi di una videoinstallazione al centro di una galleria d'arte gestita dalla protagonista Susan (Amy Adams). Ford Continua...

Pablo Larraín: Neruda

PABLO LARRAÍN NERUDA (Cile 2016, 137 min., col., drammatico) La vita è narrazione e, poiché tale, merita d’essere vissuta fino alla fine. Personaggi di un romanzo poliziesco, l’investigatore e il poeta-senatore lottano per un ruolo da protagonista. Pablo Larraín non gioca con le parole come il poeta Neruda, ma con le immagini che creano la narrazione. Il regista, dopo No - I colori dell’arcobaleno e El Club, s’inserisce appieno nella tendenza di questo decennio: narrare il narrabile, Continua...

Hou Hsiao-Hsien: The Assassin

HOU HSIAO-HSIEN The Assassin (Taiwan/Cina/HK 2015, 104 min., col., wuxia/drammatico) "Non tratto le note meglio di altri pianisti. Ma le pause tra le note … è lì che sta l'arte!"  (Artur Schnabel) The Assassin appartiene a quella categoria di film che hanno la capacità di rimanere impressi nella mente dello spettatore dopo la visione, e di arricchirsi (e arricchire) col tempo. Per via di quella che spesso può essere scambiata per indeterminatezza, stordiscono ad una primo impatto mentre Continua...

Alejandro G. Inarritu: The Revenant

ALEJANDRO G. INNARITU The Revenant (USA 2015, 157 min., col., drammatico)   Non cambia l'opinione su Alejandro Gonzalez Inarritu. Gli aspetti che già non ci convincevano nei suoi film precedenti sembrano essersi amplificati, e dunque si giunge alla solita conclusione: I suoi, sono film dalla forma e dalle intenzioni entusiasmanti, ma fondamentalmente costruiti e artefatti. A qualcuno piacerà così e forse avrà ragione; a noi, semplicemente, no. Parliamo di un film, l'ultimo Revenant Continua...

J.C. Chandor: 1981 Indagine a New York

JEFFREY C. CHANDOR 1981: Indagine a New York (A Most Violent Year, 125 min., col., drammatico) (chiameremo il film con il suo titolo originale e non con l'improponibile titolo italiano) Con tre film alle spalle, il regista americano J.C. Chandor sta facendo della sorpresa la sua specialità. Venuto fuori dal nulla con Margin Call, film sulle origini del crash finanziario del 2008 interamente parlato e per lo più basato sulle interpretazioni dei suoi personaggi, ha voltato pagina con un disarmante Continua...