Benh Zeitlin: Beasts of the Southern Wild
“Chapeau!”. La pellicola d’esordio di Benh Zeitlin è una grande pellicola e, non a caso, si aggiudica il Sundance 2012 (nonostante le critiche del mio collega a questo festival) e la Camera d’or a Cannes nello stesso anno. Non è poco per un regista classe ’82.
Lana e Andy Wachowski, Tom Tykwer: Cloud Atlas
I Wachowski ci riprovano. Risultato? Incompleto.
Peter Jackson: Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato
Molte critiche sono piovute su questo nuovo adattamento di Peter Jackson, ma Lo Hobbit è tutto tranne che una delusione.
Ang Lee: Vita di Pi
In molti hanno tentato di realizzare questo film e molti hanno rinunciato; Ang Lee, invece, è andato avanti. Risultato? Non convincente.
Martin Scorsese: Hugo Cabret
Hugo Cabret è un film tratto dal romanzo-graphic novel “La straordinaria invenzione di Hugo Cabret” di Brian Selznick. Hugo Cabret è un film per ragazzi. Hugo Cabret è un film didattico. Hugo Cabret è pura nostalgia. Hugo Cabret: l’ospizio del cinema.
Aleksandr Sokurov: Faust
A dispetto di molti che hanno denunciato l’eccessiva pesantezza e lentezza del film, non ho staccato lo sguardo per un secondo dallo schermo. Sulla prima cosa non ho obiezioni: non è un filmetto. Sulla seconda sono in disaccordo: Faust è un maelstrom che risucchia lo spettatore, non ha cadute di tono, cattura la mente.
Coraline e la porta magica
Coraline è una bambina di 11 anni molto curiosa e amante dei giardini. Quando con i genitori, entrambi scrittori di libri botanici, si trasferisce in una nuova casa, non vede l’ora di iniziare a realizzare il suo giardino; purtroppo, però, a causa del cattivo tempo, del padre e della madre che non hanno mai minuti da dedicarle, non riesce a coltivare la sua passione. Costretta a trovare un altro passatempo, decide di curiosare intorno alla casa venendo a conoscenza di straordinari vicini: due attrici in pensione e l’acrobata circense Bobinski.