Barton Fink – E’ successo a Hollywood

Barton Fink – E’ successo a Hollywood

(Barton Fink, Usa 1991, 116 min., col., Drammatico)

Dopo il successo a Broadway grazie a una pièce teatrale sugli “umili”, Barton Fink (John Turturro) viene ingaggiato da Hollywood per scrivere la sceneggiatura di un film sul wrestling. Nonostante non sia molto entusiasta dell’idea, Barton accetta. Nella sua anonima e fatiscente stanza d’albergo (in cui compare anche Steve Buscemi nel ruolo di un concierge), il protagaonista deve affrontare il “blocco dello scrittore”, cercando di trovare ispirazione (oppure è proprio il dipinto che lo blocca!?) da un quadro posto sopra la sua scrivania, rappresentante una donna di spalle in spiaggia che osserva il mare. Durante i vari tentativi di avanzare nella stesura, fa la conoscenza di Charlie Meadows (John Goodman). Anch’esso ospite dell’albergo, Charlie sostiene di essere un agente di borsa e ben presto stringe amicizia con Barton. Nonostante tutto, il “blocco dello scrittore” continua ad affliggere il protagonista, il quale decide di chiedere aiuto allo sceneggiatore J. P. Mayhew (John Mahoney), ma ormai rovinato dall’alcol, e alla sua segretaria/amante Audrey (Judy Davis), in realtà autrice delle ultime sceneggiature di Mayhew. Dopo una notte passata nel letto con Audrey, Barton al suo risveglio la trova morta. Accorso per le urla di Fink, Charlie, che sta per partire a New York, decide di dare una mano all’amico occultando il cadavere della ragazza.
Durante l’assenza di Charlie, due poliziotti arrivano all’hotel per interrogare Barton e lo informano che, in realtà, Meadows è un pericoloso serial killer. Questa scoperta, sblocca definitivamente il protagonista che di getto scrive una sceneggiatura. Tornato in albergo, dopo essersi visto bocciare il testo dal produttore, Barton incontra i due poliziotti che lo vogliono arrestare per l’omicidio di Audrey. Tale azione non accade a causa di un incendio in albergo e dal ritorno di Charlie, il quale spara ai due poliziotti e decide di restare nell’albergo ormai in fiamme, mentre Barton fugge.
L’ultima scena è memorabile e vede di nuovo Barton protagonista, intento a passeggiare sulla spiaggia. Dopo essersi seduto, una donna di passaggio si mette a suo agio davanti a lui, dandogli le spalle e guardando il mare: proprio come il quadro della sua stanza d’albergo!
Il quarto film dei fratelli Coen può essere utilizzato come esempio della loro carriera cinematografica. Se all’inizio, infatti, prevale l’ironia (già utilizzata in Arizona Junior) la pellicola poi prosegue, invece, con tinte da film noir che ricordano molto Crocevia della Morte e Blood Simple.
Questa pellicola ha vinto, non a caso, nel 1991 tre Palme d’oro a Cannes: miglior film, miglior regia e migliore interpretazione maschile (John Turturro).

Mattia Giannone