Sundance 2014: i vincitori
Black Movie 2014: i vincitori
Martin Scorsese: The Wolf of Wall Street
L’ultimo film di Scorsese si riallaccia direttamente ad altri suoi film, e si potrebbe dire anzi che rifà, con tocchi e umori diversi, le sue opere maestre Toro Scatenato, Quei Bravi Ragazzi e Casinò, e una quarta opera minore ma non meno significativa, The Aviator. Il soggetto è lo stesso: la parabola di un uomo che vuole avere tutto e cade rovinosamente. Ma Toro Scatenato è del 1980, Casinò del 1995, e The Aviator del 2004; e in questo decennio The Wolf of Wall Street rappresenta più che un aggiornamento, un cambiamento di rotta nello stile di rappresentazione del regista; laddove i primi tre erano aggressivi, insolenti, pervasi di una violenza improvvisa, esplosa in luoghi oscuri, malavitosi, e il quarto forte al contrario di un atmosfera onirica, nostalgica e claustrofobica, The Wolf of Wall Street assume invece i connotati della commedia sociale.
James Gray: C’era una Volta a New York
Divento pericolosamente parziale quando parlo di James Gray. Per alcuni è uno dei più brillanti autori americani, per altri un mestierante che ha poco da dire; alcuni scrivono che realizza capolavori di grande espressività, altri affermano che è solo un raffinato regista di melò.
Frames n.13 David Cronenberg
Ferite