Black Swan – Il Cigno Nero
Black Swan – Il Cigno Nero
(Balck Swan, Usa 2010, 103 min., thriller/drammatico)
Una compagnia di balletto newyorchese sta allestendo Il lago dei cigni sotto la direzione artistica di Thomas Leroy (Vincent Cassel). A interpretare il ruolo della regina dei cigni e del Cigno Nero è Nina (Natalie Portman), la quale dovrà affrontare sia la concorrenza di Lily (Mila Kunis) sia il suo inconscio, per oter esprimere nel migliore dei modi la difficile parte del Cigno Nero.
“L’uomo non è solo ciò che appare” sembra dirci Darren Aronofsky con questa sua ultima pellicola. Quasi a mostrare le teorie teatrali di Artaud espresse ne Il teatro e il suo doppio, il regista di Black Swan riesce a far emergere, attraverso una straordinaria Natalie Portman, tutto l’inconscio umano. Artaud sosteneva la necessità di riscoprire la parte più crudele dell’uomo, ormai assopita dalla millenaria separazione spirito e corpo, e esprimerla sulla scena.
Con Black Swan, Aronofsky sembra dirci proprio questo. Per poter esprimere a meglio il proprio personaggio (sia quello fittizio – nel teatro o nel balletto – sia noi stessi nella vita quotidiana) bisogna lasciare libero sfogo al proprio inconscio. Uno sfogo, però, controllato, che sia capace di portare alla creazione e non, come accade al personaggio di Nina, all’autodistruzione.
Il dualismo fra crudeltà e bontà viene rappresentato egregiamente attraverso la figura del cigno. Ognuno di noi, come ogni cosa, è sia Cigno Nero sia Cigno Bianco. Il regista gioca con questa dualità nei colori (i corridoi, le stanze – tranne quella di Nina -, sono un’alternanza di questi due non-colori), nella presentazione dei personaggi, nei costumi (Nina è sempre “in bianco” quando deve affrontare Lily – sempre, viceversa, “scura”).
Darren Aronofsky, nonostante il tema trattato non sia originale (si è citato Artaud, ma si potrebbero richiamare altri esempi come Nietzsche), riesce comunque a darne una lettura interessante in chiave psicodrammatica, senza rinunciare a quel pizzico thriller che potrebbe portare questa pellicola in alto anche in termini di incassi.
Mattia Giannone