True Grit – Il Grinta

Il Grinta

(True Grit, Usa 2010, 110 min., western)

Mattie Ross (Hailee Steinfeld) è una ragazza determinata. Dopo che suo padre è stato ucciso da Tom Chaney (Josh Brolin), decide di vendicare la sua morte ingaggiando Reuben J. ‘Rooster’ Cogburn (Jeff Bridges), sceriffo federale ubriacone, antipatico e dal fare scortese. Il suo compito è catturare il bandito e portarlo di fronte alla legge. Mattie, Rooster e il Texas Ranger LaBoeuf (Matt Demon) – anch’egli da tempo sulle tracce di Tom Chaney – partono alla ricercha del bandito: la “caccia al procione” è aperta.

L’ultimo film dei Coen è un “non remake” – come sostengono nelle interviste – dell’omonimo film con John Wayne (che gli valse l’unico Oscar della carriera). I due fratelli del Minnesota, infatti, dissero a Jeff Bridges di dimenticarsi completamente quella pellicola e di interpretare il personaggio di Rooster basandosi solo sul libro di Charles Portis Un vero uomo per Mattie Ross.

Il risultato è straordinario: un incredibile western di sentimenti ed emozioni, non privo delle immancabili sparatoie del genere cinematografico. Un film alla Coen, insomma. Ironia, violenza e realtà sono espressi in una sintesi unica. Quel “giallo sporco” perfetto della fotografia, impregna tutta la pellicola come se fosse appena uscita da un vecchio archivio se non addirittura direttamente del vecchio west.

I Coen stupiscono lo spettatore, ancora una volta, con la presentazione del “cattivo”: non fa paura, è stupido e vigliacco. Lontano dall’immaginario collettivo e dai soliti western, il classico duello non avviene; non è Tom Chaney il vero capo dei cattivi e come tale non morirà con l’onore del duello.

Jeff Bridges torna a lavorare con i Coen dopo il fortunato Il grande Lebowski, senza deludere le attese: nessuna sbavatura nel suo ruolo e a suo agio in quell’epoca. La vera rivelazione è Hailee Steinfeld, nel ruolo della quattordicenne Mattie Ross; personaggio difficile: già adulta nello spirito, ma ancora adolescente nel corpo è l’unica che vuole vendicare la morte di suo padre, di fronte a un facile “arrendevolismo” del senso comune.

Joel e Ethan Coen aggiungono, con Il Grinta, un altro importante tassello nella loro filmografia. Ogni volta che esce un loro nuovo film si sa già, paradossalmente, di essere sorpresi.

Da vedere e rivedere.

Mattia Giannone