Le avventure acquatiche di Steve Zissou

Le avventure acquatiche di Steve Zissou

(The Life Aquatic with Steve Zissou, Usa 2004, 118 min., col., commedia)

Steve Zissou (Bill Murray) è un “documentarista acquatico” in piena crisi esistenziale e professionale, dopo un periodo sempre sulla sulla cresta dell’onda (è il caso di dirlo!).

In seguito alla perdita del suo carissimo amico Esteban (Seymour Cassel) divorato durante una spedizione dal terribile e fantomatico “squalo giaguaro”, Steve decide di vendicarsi partendo alla caccia e alla ricerca dell’animale acquatico con l’imbarcazione Belafonte e la sua assurda troupe: composta dalla moglie del protagonista (Anjelica Huston) e da variopinti personaggi (tra cui una serie di studenti in stage senza stipendio e con la possibilità – forse – di ricevere un attestato di partecipazione!), a cui si aggiungono: Ned (Owen Wilson) un ragazzo che dichiara di essere il figlio di Steve e una giornalista scientifica incinta (Cate Blanchett).

Straordinario film di Wes Anderson, in cui la sua genialità e la sua immaginazione raggiungono livelli elevatissimi. La storia è incredibile e al limite dell’assurdo; essa, infatti, si colloca in quel limbo fra la normalità e la follia, regalando agli spettatori “andersiani” e non, la sua migliore pellicola.

Dalla presentazione iniziale dei personaggi alla musica, dalla scelta degli attori (i soliti fidati, più Willem Dafoe e Jeff Goldblum) ai titoli di coda, si è nel mondo “colorato” e immaginifico di Wes Anderson, che si rifà dichiaratamente, come parodia e come omaggio, nella forma (la scelta di realizzare la pellicola come finto documentario) e nei contenuti (gli ambienti marini con i suoi animali – seppur fantastici – e il lavoro di squadra) ai documentari del francese Jacques Cousteau.

Magistrale poi la prova di Bill Murray, una delle migliori della sua carriera (insieme alle interpretazioni in Ghostbusters e in Lost in Traslation): sensibile, commovente e divertente nei modi e nei tempi appropriati.

La pellicola è piena di momenti spassosi e troppi per citarli tutti; nè bastano due: l’orca di Steve che si nutre dalle sue mani (parodia di Free Willy) e il rocambolesco salvataggio di un membro dell’equipaggio in un’isola del pacifico finito nelle mani di pirati thailandesi.

Davvero divertente, non c’è che dire.

Mattia Giannone