Martin Scorsese: The Wolf of Wall Street
L’ultimo film di Scorsese si riallaccia direttamente ad altri suoi film, e si potrebbe dire anzi che rifà, con tocchi e umori diversi, le sue opere maestre Toro Scatenato, Quei Bravi Ragazzi e Casinò, e una quarta opera minore ma non meno significativa, The Aviator. Il soggetto è lo stesso: la parabola di un uomo che vuole avere tutto e cade rovinosamente. Ma Toro Scatenato è del 1980, Casinò del 1995, e The Aviator del 2004; e in questo decennio The Wolf of Wall Street rappresenta più che un aggiornamento, un cambiamento di rotta nello stile di rappresentazione del regista; laddove i primi tre erano aggressivi, insolenti, pervasi di una violenza improvvisa, esplosa in luoghi oscuri, malavitosi, e il quarto forte al contrario di un atmosfera onirica, nostalgica e claustrofobica, The Wolf of Wall Street assume invece i connotati della commedia sociale.
Martin Scorsese: Hugo Cabret
Hugo Cabret è un film tratto dal romanzo-graphic novel “La straordinaria invenzione di Hugo Cabret” di Brian Selznick. Hugo Cabret è un film per ragazzi. Hugo Cabret è un film didattico. Hugo Cabret è pura nostalgia. Hugo Cabret: l’ospizio del cinema.
Martin Scorsese: Boardwalk Empire
Il nostro blog cinefilo si occupa principalmente di lungometraggi. Se però un regista come Martin Scorsese produce e dirige (l’episodio pilota almeno) di un serial televisivo, con un’attore protagonista del calibro di Steve Buscemi, direi che si può fare un’eccezione. Parlo di “Boardwalk Empire”, appena giunto in Italia dagli Stati Uniti.