Quasi amici fa il botto e il resto del mondo prepara i remake

E' incredibile! E' da parecchi anni che non accadeva una cosa simile, a quanto pare. Stiamo parlando del fenomeno francese Intouchables (chiamiamo le cose come si devono chiamare). E' da parecchie settimane che si attestava sempre alla seconda posizione nel box office italiano senza mai calare (e già questa è una novità per un film francese). Ma, già da oggi, ha compiuto qualcosa di impensabile da qualche anno a questa parte: scalare la classifica verso l'alto. Solitamente, una pellicola fa Continua...

Perchè scrivere di Cinema?

No. Non sono impazzito recensendo due volte lo stesso film, incensandolo nel primo caso e distruggendolo nel secondo. Sebbene la mia vera opinione stia a metà tra le due strade, ho pensato che un film come questo (50/50..non a caso!) fosse un’interessante spunto di partenza per una riflessione sul... recensire un film. E’ facile intuire, leggendo le due recensioni opposte, che al di là di qualsiasi pretesa di oggettività, l’ago della bilancia si sposta comunque in base al gusto dello spettatore; Continua...

Commento agli Oscar 2012

Tutto previsto, tutto calcolato. The Artist era il film da battere e non è stato battuto. Non sono bastate le malinconiche visioni di Hugo Cabret, a sconfiggere ciò che è stato banalmente chiamato: "il film muto nell'era del 3D" (mi vien da rabbrividire quando sento una cosa del genere). Non è un film muto, ma un film sonoro sul muto e questo pochi l'hanno capito (forse neanche Hollywood, sennò a quest'ora la pellicola francese sarebbe nel dimenticatoio, in quel grande baule cinefilo in compagnia Continua...

2011, guida a un anno di grande cinema

Come seguito e approfondimento di un mio vecchio articoletto, volto a sottolineare l'eccezionalità di molte recenti pellicole, ecco un interessante resoconto (su Ondacinema) di questo 2011, che certo noi amanti della settima arte non dimenticheremo. Stefano Uboldi Continua...

2011: Annus Mirabilis per il cinema

Questo 2011 si sta rivelando essere un anno babilonico per la settima arte. Le ultime edizioni dei più importanti festival cinematografici, specie Cannes (maggio), Venezia (agosto) e New York (ottobre), sono state giudicate le migliori degli ultimi dieci anni da mezza critica mondiale. Autori nuovi come Nicolas Winding Refn si impongono sulle scene con un cinema ferocemente innovativo (Drive); autori che da anni non producevano niente di autenticamente interessante, come Woody Allen, hanno Continua...

Goffredo Fofi su “The Millionaire”: stroncatura di classe

Spulciando recensioni in rete, ho scovato un articolo del saggista e (a mio avviso) ottimo critico cinematografico Goffredo Fofi, che opera una vera "stroncatura d'autore" di The Millionaire di Danny Boyle. E' bello sapere di non essere l'unico a pensarla come te.. "Danny Boyle è un regista piuttosto equivoco. Da Trainspotting a The Beach a Sunshine, ogni tema o ambiente significativo che ha toccato, egli riesce a sporcarlo con una rozzezza e superficialità che vengono esaltate anziché sminuite Continua...

Articolo Del “Mucchio” sull'”Omologazione” del Cinema

A seguito dell'articolo sul significato (e sul futuro..) del 3D nell'arte cinematografica, colgo l'occasione per segnalare un'articolo su una questione che è stata motivo di discussione in merito al "Box Office" di qualche settimana fa. Tratto da "Il Mucchio Selvaggio" di questo mese (n. 680, p.154-155), è un'articolo "illuminante" (La Coda Corta) di Luca Castelli. "Cinema in crisi? Produttori sull'orlo del lastrico? Azione combinata pay-tv, dvd e download piarata che soffoca le sale cinematografiche? Continua...

Il 3D come fine o come mezzo? Riflessione da uno spunto di Bernardo Bertolucci

In una recente intervista, il cineasta italiano settantenne Bernardo Bertolucci ha dichiarato di voler girare un film con la tecnologia 3D. Ma in che modo? Non in maniera avatariana o di recentissimme pellicole da incasso. Non, insomma, per esaltarre gli effetti speciali (e di conseguenza anche il box office), piuttosto "come elemento tecnologico per andare ancora più a fondo nel fondo dei personaggi", sostiene il regista emiliano. A mio avviso la tecnologia 3D morirà, o almeno non diverrà Continua...