Black Movie 2015: primo giorno

VIRUS (PBM ADULTI) (cortometraggi d’animazione per adulti)

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Spin-off della sezione Petit Black Movie per i bambini, questo Petit Black Movie per adulti raccoglie quei cortometraggi ricevuti dalla direzione del festival, ma non adatti ai bambini. Niente di particolarmente violento o da incubi notturni, più che altro troppo surrealisti e onirici per quel genere di pubblico. Da notare l’ottimo Symphony n.42 di Réka Bucsi, totalmente surrealista e allucinante, e Safari Heat episodio demenziale di una finta serie poliziesca.

 

PREMIER AMOUR: VERSION INFERNAL (S. Hani, Giap. 1968, 107 min.)

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Per completare la mostra dedicata alle locandine delle pellicole degli anni ’60 e ’70 giapponesi, il Black Movie rende omaggio alla cineteca del sol levante con pellicole underground  dell’epoca. Una di queste è proprio Premier Amour: Version infernal di Susumi Hani. Storia di sessualità deviata, deviante o voluta tale dalla società, Premier Amour vede protagonista un rapporto senza successo fra due giovani. Una seduta d’ipnosi metterà in luce il problema psicologico che sta dietro a questo insuccesso. Bel film che rende omaggio a un Giappone poco noto all’occidente, quello trasgressivo, di nicchia e indipendente del ’68.

 

 

WILD FLOWERS (Park Suk-young, Cor. Sud 2014, 114 min.)

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Prima rivelazione di questa edizione del Black Movie è la pellicola di Park Suk-young Wild Flowers. Tre ragazze di strada devono sopravvivere alla violenza degli uomini e al freddo glaciale di Seul. Il regista riesce egregiamente a trasmettere la sensazione di una certa Corea del Sud che risiede ai margini di quella ufficiale, di facciata. Seul è sì una città moderna con tutti i comfort necessari e i maxischermi della Samusung che tutti noi conosciamo, ma è anche quella di Wild Flowers: lotta di sopravvivenza, violenza, prostituzione e solitudine. A Seul non c’è spazio per l’anonimato: o sei qualcuno o non sei nessuno. La neve, il freddo e l’interpretazione della giovane protagonista rendono importante il film di Park Suk-young.

 

MG