Wes Anderson: The Grand Budapest Hotel

Ogni volta che una pellicola di Wes Anderson esce nelle sale cinematografiche, timori e aspettative invadono la mia mente. I lettori più assidui de I Cineuforici, ma in realtà anche quelli meno costanti, sanno quanto apprezziamo il lavoro del regista texano. Da qui, l’ansia per ogni sua nuova uscita. Il rischio, infatti, con un’estetica così marcata e autoriale è la perdita di rinnovamento.

Jim Jarmusch: Only Lovers Left Alive

Il decadentismo, come noto, fu un termine coniato dalla critica letteraria per racchiudere in una macro etichetta la situazione culturale dalla seconda metà dell’ottocento fino ai primi anni del novecento. Con il nuovo film di Jim Jarmusch, Only Lovers Left Alive, questa categoria è ancora d’attualità e dovrebbe essere riproposta dalla critica ma questa volta cinematografica.

Afterlife (Spike Jonze, Arcade Fire, Greta Gerwig)

Com’è noto, I Cineuforici seguono da vicino anche il mondo della video arte. Se solitamente è il mio collega Stefano che si occupa di questa sessione, per le sue note conoscenze in campo musicale, questa volta mi permetto di prendere la parola e proporre un videoclip alquanto interessante. Si tratta di Afterlife degli Arcade Fire.

Steve McQueen: 12 anni schiavo

Prima della guerra di secessione, nel 1841, Solomon Northrup (Chiwetel Ejiofor), un violinista di talento, è ingannato da due pseudo agenti di spettacolo. Ridotto in schiavitù, privato della sua identità e della sua famiglia, sarà trasportato in Louisiana, dove lavorerà in condizioni estreme per tre schiavisti senza scrupoli. Liberato in maniera fortunosa nel 1853, potrà ritrovare la famiglia e scrivere le sue memorie da cui è tratta la pellicola.

John Wells: I Segreti di Osange County

Una sceneggiatura tratta da una piece teatrale che ha vinto il premio pulitzer, un pugno di attori di eccezionale bravura, un impianto tecnico di tutto rispetto, un’ambientazione suggestiva: viste le premesse, sarebbe difficile tirarne fuori un brutto film. Ebbene, il regista John Wells c’è riuscito.

Bafta 2014: i vincitori

Ecco i vincitori dei BAFTA 2014: FILM INGLESE "Gravity" 
- vincitore CORTO INGLESE "Room 8" - vincitore CORTO ANIMATO INGLESE "Sleeping With The Fishes" - vincitore SCENOGRAFIE "The Great Gatsby" - vincitore SUONO "Gravity" 
- vincitore MONTAGGIO "Rush" 
- vincitore DOCUMENTARIO "The Act of Killing" - vincitore TRUCCO E PARRUCCO "American Hustle" - vincitore COSTUMI "The Great Gatsby" - vincitore COLONNA SONORA Steven Price - "Gravity" 
- vincitore FILM Continua...

Berlino 2014: i vincitori

Anderson conquista il Gran Premio della Giuria (praticamente, il secondo posto) vedendosi sfuggire l’Orso d’Oro di un soffio: non era mai arrivato tanto vicino a conquistare un riconoscimento così importante in uno dei grandi Festival europei. Il regista non si sarebbe fatto vedere, ma avrebbe inviato uno spiritoso messaggio letto da Greta Gerwig in cui ha ricordato che dopo il “Leoncino” (per Darjeeling Limited) ha vinto finalmente un premio considerevole. Era ora: questo conferma la nostra opinione, che il regista Texano si trova in piena parabola ascendente.

Jean-Marc Vallée: Dallas Buyers Club

Il regista canadese Jean-Marc Vallée, dopo C.R.A.Z.Y e The Young Victoria, si affida all’interpretazione di Matthew McConaughey per la sua nuova pellicola in profumo di Oscar Dallas Buyers Club.

Jeffrey C. Chandor: All is Lost – Tutto è Perduto

JEFFREY C. CHANDOR
All is Lost – Tutto è Perduto
(Usa 2013, 106 min., col., drammatico)
TRAMA. Durante una traversata in solitaria nell’Oceano Indiano, un uomo senza nome si risveglia con il suo yacht di 39 metri che imbarca acqua dopo una collisione con un container abbandonato in alto mare. (Cinematografo.it)
Il cinema può avere due strade: da una parte il cinema verità, dall’altra l’astrazione e l’allegoria. Sono entrambe valide, ma difficilmente coesistono. Il secondo film di J.C. Chandor riesce a farle coesistere, senza la minima pomposità intellettuale.