Paul Schrader: The Canyons
A quanto pare The Canyons, il nuovo film di Paul Schrader, o si ama o si odia. Se si resta in superficie, si corre il rischio di odiarlo, mentre se ci si sprofonda al suo interno, per mezzo di una riflessione sui media, si corre il rischio di amarlo.
Cahiers du Cinema: Top Ten 2013
Frames n.9 Asghar Farhadi
Asghar Farhadi: Il Passato
Con Una Separazione e ancor prima con A Proposito di Elly ci eravamo già accorti della propensione di Farhadi alla sceneggiatura, che il regista iraniano utilizza come mezzo, anticipando la macchina da presa, per condurre il suo personale discorso sul confronto, la relatività e l’importanza dei differenti punti di vista.
Nymphomaniac, il trailer
Miguel Gomes: Redemption
Già apprezzato dal collega Stefano in occasione di Venezia 70, il cortometraggio di Gomes merita qualche linea di riflessione in più. In ventisei minuti si possono, infatti, dire cose che molte pellicole non riescono neanche ad accennare in un’ora e mezza. Ventisei minuti bastano al regista portoghese per realizzare un cortometraggio con i fiocchi: semplice, efficace e pungente.
Denis Villeneuve: Prisoners
Affascinato dall’aumentare della tensione che si crea, in America, tra individuo e istituzioni, il canadese Denis Villeneuve offre la sua personale visione del sotto-genere thriller targato “parenti giustizieri”, che a Hollywood negli ultimi dieci anni ha riscosso un certo successo, nel bene (Mystic River) e nel male (i due Taken). Se nei film citati i protagonisti erano in qualche modo speciali, che fossero ex-carcerati (Penn) o ex-agenti della CIA (Neeson), in Prisoners l’attenzione è posta sull’everyman di periferia, Keller Dover, interpretato da Hugh “Wolverine” Jackman. E più che su una banale resa dei conti, la narrazione si avvita attorno alla degenerazione di un idea, squisitamente americana, di fiducia in sè stessi, che porta l’uomo di sani principi a rapire e torturare (Guantanamo non è lontana); mentre lentamente l’attenzione viene indirizzata più sulla disperazione della vittima (o carnefice?) che sul caso in sè.
Festival di Roma 2013: i vincitori
Wes Anderson: Castello Cavalcanti
Presentato in anteprima all’ultimo Festival di Roma, Castello Cavalcanti è l’ultimo cortometraggio di Wes Anderson, prodotto da Roman Coppola per conto di Prada (dopo la serie pubblicitaria per il profumo Candy), interpretato da Jason Schwartzman e girato negli studi di Cinecittà.