James L. Brooks: Come Lo Sai
L’ultima pellicola di James L. Brooks, cineasta brillante ma conosciuto principalmente come creatore (insieme a Matt Groening) dei Simpson, è uscita in concomitanza ed è stata irreversibilmente eclissata da due colossi, “Il Cigno Nero” e “Il Grinta”. E’ un peccato che sia passato così in sordina, non tanto per la qualità dell’opera (che è discutibile), quanto perchè offre uno spunto di riflessione in merito a un genere evergreen che però solo di rado si rinnova: la commedia romantica. Ma prima veniamo al film.
Articolo Del “Mucchio” sull'”Omologazione” del Cinema
Il 3D come fine o come mezzo? Riflessione da uno spunto di Bernardo Bertolucci
Panorama du Grand Canal vu d’un bateau (1896): prima carrellata
Nord
Il Grande Bianco, una motoslitta, le sigarette e l’alcol. Sono questi gli amici/nemici di Jomar Henriksen (Anders Baasmo Christiansen), ragazzo in piena depressione e senza nessuno obiettivo nella vita. Dopo una caduta con gli sci e il conseguente ritiro dalle competizione, Jomar si perde e vede il vuoto davanti a sé: trascura la moglie che lo lascia, si abbandona all’alcol e al fumo, gestisce in malo modo una baita adibita alla vendita di sci e skipass.
Analisi de “Il Petroliere” di Paul Thomas Anderson
Una vallata della California. Musica ronzante, un continuum implacabile. Picconate. Una miniera d’argento. Poi un martello percussore cade per caso, facendo affiorare fango nero sulla superficie. La miniera diventa un pozzo. Crolla un argano e muore un operaio. Dieci minuti di cinema assoluto, assenza di dialoghi, fredda rappresentazione.
Pioggia
Amsterdam durante un temporale, dal suo inizio alla sua fine: un percorso ciclico.
Stramilano
Milano prima degli anni ’30, in pieno regime fascista. Milano dall’alba al tramonto, la periferia (dove ci si muoveva coi carri) e il centro storico (con le automobili e i tram), l’industria manufatturiera e quella tessile, la moda e la danza.
David O. Russell: The Fighter
La storia di due pugili e della loro famiglia. Due fratelli, provenienti dallo stesso ambiente, i quartieri proletari della provincia americana, completamente diversi fra loro: nell’intervista che apre il film, uno di loro dice: “io gioco d’esterno, lui incassa, di’interno”.