James L. Brooks: Come Lo Sai

L’ultima pellicola di James L. Brooks, cineasta brillante ma conosciuto principalmente come creatore (insieme a Matt Groening) dei Simpson, è uscita in concomitanza ed è stata irreversibilmente eclissata da due colossi, “Il Cigno Nero” e “Il Grinta”. E’ un peccato che sia passato così in sordina, non tanto per la qualità dell’opera (che è discutibile), quanto perchè offre uno spunto di riflessione in merito a un genere evergreen che però solo di rado si rinnova: la commedia romantica. Ma prima veniamo al film.

Articolo Del “Mucchio” sull'”Omologazione” del Cinema

A seguito dell'articolo sul significato (e sul futuro..) del 3D nell'arte cinematografica, colgo l'occasione per segnalare un'articolo su una questione che è stata motivo di discussione in merito al "Box Office" di qualche settimana fa. Tratto da "Il Mucchio Selvaggio" di questo mese (n. 680, p.154-155), è un'articolo "illuminante" (La Coda Corta) di Luca Castelli. "Cinema in crisi? Produttori sull'orlo del lastrico? Azione combinata pay-tv, dvd e download piarata che soffoca le sale cinematografiche? Continua...

Il 3D come fine o come mezzo? Riflessione da uno spunto di Bernardo Bertolucci

In una recente intervista, il cineasta italiano settantenne Bernardo Bertolucci ha dichiarato di voler girare un film con la tecnologia 3D. Ma in che modo? Non in maniera avatariana o di recentissimme pellicole da incasso. Non, insomma, per esaltarre gli effetti speciali (e di conseguenza anche il box office), piuttosto "come elemento tecnologico per andare ancora più a fondo nel fondo dei personaggi", sostiene il regista emiliano. A mio avviso la tecnologia 3D morirà, o almeno non diverrà Continua...

Panorama du Grand Canal vu d’un bateau (1896): prima carrellata

Ecco la prima carrellata ufficiale della storia del cinema (anche se ne esiste un'altra di pochi mesi prima - Macon: panorama pris d'un train, ma l'operatore è sconosciuto). Siamo a Venezia nel 1896 e l'operatore che lavora per i fratelli Lumière è Alexandre Promio, il quale riprende il Canal Grande da un traghetto in movimento. L'idea dell'operatore è che "se la camera immobile permette di riprodurre ogetti mobili, potremmo rigirare la preposizione e cercare di riprodurre oggetti immobili Continua...

Nord

Il Grande Bianco, una motoslitta, le sigarette e l’alcol. Sono questi gli amici/nemici di Jomar Henriksen (Anders Baasmo Christiansen), ragazzo in piena depressione e senza nessuno obiettivo nella vita. Dopo una caduta con gli sci e il conseguente ritiro dalle competizione, Jomar si perde e vede il vuoto davanti a sé: trascura la moglie che lo lascia, si abbandona all’alcol e al fumo, gestisce in malo modo una baita adibita alla vendita di sci e skipass.

Analisi de “Il Petroliere” di Paul Thomas Anderson

Una vallata della California. Musica ronzante, un continuum implacabile. Picconate. Una miniera d’argento. Poi un martello percussore cade per caso, facendo affiorare fango nero sulla superficie. La miniera diventa un pozzo. Crolla un argano e muore un operaio. Dieci minuti di cinema assoluto, assenza di dialoghi, fredda rappresentazione.

Pioggia

Amsterdam durante un temporale, dal suo inizio alla sua fine: un percorso ciclico.

Stramilano

Milano prima degli anni ’30, in pieno regime fascista. Milano dall’alba al tramonto, la periferia (dove ci si muoveva coi carri) e il centro storico (con le automobili e i tram), l’industria manufatturiera e quella tessile, la moda e la danza.

David O. Russell: The Fighter

La storia di due pugili e della loro famiglia. Due fratelli, provenienti dallo stesso ambiente, i quartieri proletari della provincia americana, completamente diversi fra loro: nell’intervista che apre il film, uno di loro dice: “io gioco d’esterno, lui incassa, di’interno”.