Abdellatif Kechiche: La vie d’Adèle (seconda recensione)

Il regista Kechiche pare abbia scelto Adèle Exarchopoulos dopo averla vista ingerire una crostatina al limone. Più che un film erotico, si è di fronte a un film sulla golosità legato inevitabilmente alla sua trama, ossia alla nascita e all’apologia di un amore fra una liceale alle prime armi (Adèle Exarchopoulos) e un’artista dell’accademia di belle arti (Léa Seydoux).

Abdellatif Kechiche: La Vita di Adele

Parole a caso, bazzicando in rete:

Cinema di Vita, tranche de vie, cinema che cattura l’Attimo, capolavoro assoluto, opera d’arte totale, cinema dilagante di Vero, struggente, bellissimo, cattura il respiro (nello schermo), toglie il fiato (fuori dallo schermo), mai il cinema si è avvicinato tanto alla realtà.

Ook però adesso rallentiamo. Ci sono diversi modi di affrontare un film come La Vita di Adele.