Pablo Larraín: El Club

PABLO LARRAÍN EL CLUB (Cile 2015, 108 min., col., commedia nera) Quando l’estetica sembra separata dal contenuto, il sospetto che si tratti di un mero ludo stilistico è sempre dietro l’angolo. Pochi riescono a mimetizzare così bene la trappola, come lo fa Larraín. Egli fa abboccare in molti, prendendosi critiche negative, convincendo gli spettatori che le sue scelte estetiche siano fini a loro stesse. Dopo l’ottimo No – I colori dell’arcobaleno il cileno continua la sua ricerca Continua...

Alejandro G. Inarritu: The Revenant

ALEJANDRO G. INNARITU The Revenant (USA 2015, 157 min., col., drammatico)   Non cambia l'opinione su Alejandro Gonzalez Inarritu. Gli aspetti che già non ci convincevano nei suoi film precedenti sembrano essersi amplificati, e dunque si giunge alla solita conclusione: I suoi, sono film dalla forma e dalle intenzioni entusiasmanti, ma fondamentalmente costruiti e artefatti. A qualcuno piacerà così e forse avrà ragione; a noi, semplicemente, no. Parliamo di un film, l'ultimo Revenant Continua...

J.C. Chandor: 1981 Indagine a New York

JEFFREY C. CHANDOR 1981: Indagine a New York (A Most Violent Year, 125 min., col., drammatico) (chiameremo il film con il suo titolo originale e non con l'improponibile titolo italiano) Con tre film alle spalle, il regista americano J.C. Chandor sta facendo della sorpresa la sua specialità. Venuto fuori dal nulla con Margin Call, film sulle origini del crash finanziario del 2008 interamente parlato e per lo più basato sulle interpretazioni dei suoi personaggi, ha voltato pagina con un disarmante Continua...

Laszlò Nemes: Il Figlio di Saul

LASZLO' NEMES Il Figlio di Saul (Ungheria 2015, 107 min., col., drammatico) Perchè girarci attorno con inutili preamboli? Il Figlio di Saul è una pellicola incredibile. Non si può non rimanere sbalorditi di fronte alla macchina visiva e suggestiva del 39enne regista ungherese Laszlò Nemes: una chiarezza d'intenti e una freschezza innovativa che fanno di Il Figlio di Saul uno degli esordi più sconvolgenti degli ultimi anni. Il Figlio di Saul è un film sull'Olocausto. E qui torniamo Continua...

Todd Haynes: Carol

TODD HAYNES Carol (Usa 2015, 118 min., col., drammatico) Ha scritto il critico Pietro Bianchi, in un vecchio libro che custodisco gelosamente, che un'opera cinematografica è "classica" quando ci fa sembrare nuova qualche antica passione in quel dominio del cuore che sembrava da lungo tempo conosciuto ed esplorato in ogni parte; e quando è dotata di uno stile personale ma facile, che sembri antico ma che sia modernissimo, le cui eventuali novità tecniche siano facilmente accessibili a tutti. Continua...

Migliori film 2015. La classifica di Mattia

Vi enuncio la mia top ten per il 2015. Non metteró i film visti ai festival, ma solo quelli che sono usciti in sala in Svizzera, in Francia o in Italia. Lustratevi gli occhi e preparatevi a gioire... 10- UN PICCIONE SEDUTO SU UN RAMO RIFLETTE SULL'ESISTENZA di Roy Andersson 9- CEMETERY OF SPLENDOUR di Apichatpong Weerasethakul 8- THE LOOK OF SILENCE di Joshua Oppenheimer 7- INHERENT VICE di Paul Thomas Anderson 6- FRANCOFONIA di Aleksander Sokurov 5- HARD TO BE A GOD di Aleksej Jurevic Continua...

Migliori Film: 2015. La Classifica di Stefano

Come ogni anno scelgo di selezionare solo i film usciti in Italia durante l'anno solare. La classifica sarebbe molto diversa se ci fossero altri film qui recensiti (gli ultimi Gomes, German, e anche il troppo velocemente dimenticato, ma splendido The Homesman). Nessuna speranza per quello che, per me, avrebbe sbaragliato tutti: Jauja di Lisandro Alonso. Ma ormai, non sorprende più che anche alcuni dei film più importanti usciti quest'anno, come l'ultimo, eccezionale El Club di Larrain, o l'ultimo Continua...

Aleksandr Sokurov: Francofonia

ALEKSANDR SOKUROV Francofonia (Francia/Germania 2015, col., drammatico/storico) Non si sa da dove iniziare l'elogio di Aleksandr Sokurov. Abbiamo detto, a Venezia, che il valore cinematografico e intellettuale di Francofonia è incalcolabile, e lo ribadiamo ora che, per qualche miracolo della distribuzione, è uscito nelle sale italiane. Ci si sentiva piccoli di fronte al Faust, pellicola che è stata, per questa nostra dis-avventura nella critica cinematografica, visione assoluta e seminale Continua...

PILLOLE TORINESI: Appunti e critiche del 33TFF

-PILLOLE TORINESI- Appunti e critiche del 33TFF  21 nov. 2015 REAL ONI GOKKO (Sion Sono) Sion Sono ci ha abituato a un certo tipo di cinema che amoreggia sempre con il trash e con lo splatter e anche questa volta non delude… nei soli primi dieci minuti. Al di là di questi, infatti, la noia diventa padrona. Il film parte in quarta e la parodia manga è palpabile. Spruzzi di sangue e interiora sono alla mercé di un vento killer non identificato. Si ride. Dopo pochi istanti si capisce Continua...

Dietrich Bruggermann: Le Stazioni della Fede

Dietrich Bruggermann Le Stazioni della Fede (Germania 2014, 107 min., col., drammatico)   Nell'arte cristiana le Stazioni della Fede, corrispondenti alla Via Crucis, sono una serie di episodi che ripercorrono la Passione di Cristo. Esse sono 14, generalmente rappresentate da dipinti e sculture. Dietrich Bruggermann, classe 1976, costruisce il suo film d'esordio suddividendo in 14 capitoli la storia di una adolescente nel suo percorso, progressivamente estremo, di devozione religiosa. Continua...