Mike Leigh: Turner

MIKE LEIGH Turner (UK 2014, 150 min., col., drammatico/biografico) Di Mike Leigh ci si può sempre fidare: Il suo ultimo Turner è un film splendido. L’autore britannico è uno dei pochi registi che si può senza mezzi termini amare incondizionatamente, un vero maestro, la cui principale virtù risiede nella partecipazione affettiva e intellettuale che dimostra verso ogni storia, ogni personaggio, ogni suo film. Una partecipazione e una compassione nei confronti dell’umanità dei suoi personaggi Continua...

Myroslav Slaboshpytsikiy: The Tribe

MYROSLAV SLABOSHPYTSKIY   THE TRIBE   (Ukr. 2014, 132 min., col., drammatico)   Un film per sordomuti e non. Senza sottotitoli per gli spettatori udenti. Nessuna parola, solo il rumore d’ambiente. Vibrazioni di violenza dura e cruda. The Tribe fa male: una rivelazione.   In una scuola ucraina per sordomuti arriva un nuovo ragazzo, Sergej. Vittima prima di bullismo e poi arruolato da alcuni studenti nella cricca di stampo mafioso della scuola, il ragazzo s’innamora perdutamente di Continua...

Clint Eastwood: American Sniper

CLINT EASTWOOD American Sniper (Usa 2014, 132 min., col., drammatico)   Di American Sniper si è francamente già detto di tutto e di più. Cerchiamo piuttosto, con questa recensione fuori tempo massimo, di tirare le somme e concentrarci su alcuni degli aspetti che più ci stimolano: nel caso del film di Eastwood, riconosciamo subito alla pellicola quello che gli è dovuto, cioè soprattutto una rinnovata abilità del regista nel realizzare segni cinematografici memorabili, abilità che Continua...

Tommy Lee Jones: The Homesman

TOMMY LEE JONES The Homesman (USA 2014, 122 min., col., drammatico/western) Per tono e tematiche, l'ultimo film di Tommy Lee Jones ripercorre lo stile del western revisionista, cioè quel genere che, radicando i personaggi nel terreno della mitologia americana, si rivolgeva allo spettatore abituato alla distinzione buono/cattivo, dimostrandogli come quel modello fosse in realtà ambiguo, pur salvaguardandone i tratti più sani. Eppure, per forma, struttura, ed enfasi narrativa, il film sembra Continua...

Lisandro Alonso: Jauja

LISANDRO ALONSO   JAUJA   (Arg./Mex. 2014, 108 min., col., drammatico)   Il rapporto che Lisandro Alonso sta instaurando con l’arte cinematografica è di natura estetica. Ne sono prova in Jauja i continui cenni d’amore incondizionato: l’uso del 16 mm, il formato 4:3, i lunghi piani sequenza, una fotografia ricercata e un certo grado d’indipendenza che non guasta mai (ben lungi dalla deriva Sundance). Ora la domanda da porsi, come in tutti i casi del genere, è la seguente: si Continua...

Richard Linklater: Boyhood

RICHARD LINKLATER Boyhood (USA 2014, 166 min., col., drammatico) "Le vite nei film sono perfette, belle o brutte, ma perfette. Nei film non ci sono tempi morti. La vita è piena di tempi morti" (frase dal film "Radiofreccia") Sulla genesi e lo sviluppo del film è già stato scritto di tutto. Ogni anno per 12 anni Richard Linklater ha radunato la troupe e il cast per seguire la crescita dei personaggi in contemporanea con la crescita dei suoi attori. Il risultato è una pellicola di meno Continua...

Edgar Reitz: Die Andere Heimat – Chronik Einer Sehnsucht

EDGAR REITZ   DIE ANDERE HEIMAT CHRONIK EINER SEHNSUCHT   (Ger. 2013, 230 min., B/N e col., drammatico)   Dopo la trilogia di Heimat, Reitz torna a raccontare della sua Germania in un unico episodio ottocentesco. Il regista chiude il cerchio intorno alla sua nazione, mostrandone l’origine. Da dove sono nati i tre Heimat novecenteschi? Da una madre che andava presentata per ultima: Die Andere Heimat – Chronik Einer Sehnsucht. I tre figli non sono nulla, senza la loro progenitrice. L’attualità Continua...

Laurent Cantet: Retour à Ithaque

LAURENT CANTET   RETOUR A ITHAQUE   (Fr. 2014, 90 min., col., drammatico)     Laurent Cantet registra e mostra le relazioni fra gli esseri umani. La natura di questi rapporti, l’importanza che hanno per il singolo e per il gruppo, la loro intensità, le loro conseguenze sono pane per i suoi denti. Il regista francese, infatti, può essere messo a capo di un certo cinema che vuole cogliere l’importanza delle relazioni. Retour à Ithaque, dopo il ben noto La classe, conferma Continua...

Mario Martone: Il Giovane Favoloso

MARIO MARTONE Il Giovane Favoloso (Italia 2014, 137 min., col., drammatico/biografico) Il film italiano dell'anno è, in un certo senso, il contro-campo di Noi Credevamo. L'annunciato biopic su Giacomo Leopardi si pone come un'opera meno articolata e più omogenea del precedente capolavoro di Martone. Il principale merito del film è quello di restituire una figura di Leopardi finalmente umana e ripulita dalla polverosa memoria dei nostri banchi di scuola. Di rappresentare Giacomo prima di Continua...

Abel Ferrara: Pasolini

ABEL FERRARA Pasolini (Italia/Francia 2014, 86 min., col., drammatico) "Me ne frego di chi ha ucciso Pasolini!" Abel Ferrara Pasolini respira ancora nell'ultimo film di Abel Ferrara; Pasolini è più vivo nell'ultimo film di Abel Ferrara di quanto avrebbe potuto esserlo in qualsiasi altro biopic realizzato sul regista, scrittore e poeta bolognese. Bisogna innanzitutto mettere in chiaro che Pasolini non è un biopic. Pasolini è certamente un film su Pasolini, ma è prima di tutto un tassello Continua...