Aleksej Jurevic German: Hard to be a God

ALEKSEJ JUREVIC GERMAN   HARD TO BE A GOD   (Rus. 2013, 177 min., B/N, fantascienza)     “È probabilmente difficile essere un Dio, ma è altrettanto difficile essere uno spettatore, di fronte a questo terrorizzante film di German.” (Umberto Eco) Il lavoro di una vita. Un testamento mai ultimato, se non grazie al figlio. L’empietà dell’uomo messa a nudo in una funambolica esperienza visiva, messa a dura prova dalla quantità di materiale, dal disordine umano e dalla sua Continua...

Oscar 2015: i vincitori

Siamo stati preveggenti. Fra qualche secolo diranno: "I Cineuforici l'avevano detto !". A parte gli scherzi, i risultati degli Academy non hanno lasciato spazio a soprese e hanno premiato il film che mette d'accordo tutti (o quasi). Inutile cianciare e dire "Non è giusto!", "Perché Boyhood non ha vinto?" (per fortuna, noi diremmo!) o "Ma ti rendi conto? Benedict Cumberbatch è stato trascurato!" (siamo tristissimi come potete immaginare). I commenti a posteriori lasciano il tempo che trovano, Continua...

Festival Internazionale del Cinema di Berlino: I Vincitori

Premio "politico" per il regista iraniano condannato dal regime di Tehran a non uscire dal paese, a non rilasciare interviste e a non girare film. Ma non c'è solo la politica: chi l'ha visto a Berlino ha parlato di un film pieno di umorismo e poesia, girato solo con una telecamera sul cruscotto di un taxi. Corre sul palco a ritirare il premio la piccola nipote. Nonostante le previsioni che lo davano vincitore, il nuovo film di Pablo Larrain El Club si è dovuto accontentare del Gran Premio Continua...

Damien Chazelle: Whiplash

DAMIEN CHAZELLE Whiplash (USA 2014, 125 min., col., drammatico) Dal calderone Sundance, dove ha vinto premi sia di pubblico che di critica, arriva in Italia questo Whiplash, accolto anche su questa sponda dell'Atlantico con grande entusiasmo. L'entusiasmo è comprensibile: l'opera del giovane Damien Chazelle è una esperienza cinematografica-musicale di grande effetto. Se c'è qualcosa che ricorderemo tra 10 anni di Whiplash, saranno le scene isteriche alla Sergente Hartman di Simmons e Continua...

Alejandro G. Inarritu: Birdman (o Le Imprevedibili Virtù dell’Ignoranza)

ALEJANDRO G. INARRITU Birdman (o Le Imprevedibili Virtù dell'Ignoranza) (USA 2014, 119 min., col., drammatico/commedia?) L'ultimo singolare film di Inarritu è certamente interessante e pieno di spunti, ma è anche un film assai furbo, scritto a tavolino per far versare litri di inchiostro a critici ed esegeti vari. Sono innegabilmente affascinanti il virtuosismo, i dialoghi, i riferimenti meta-cinematografici, essendo la pellicola impegnata su due fronti: l'analisi del ruolo dell'uomo-artista Continua...

Mike Leigh: Turner

MIKE LEIGH Turner (UK 2014, 150 min., col., drammatico/biografico) Di Mike Leigh ci si può sempre fidare: Il suo ultimo Turner è un film splendido. L’autore britannico è uno dei pochi registi che si può senza mezzi termini amare incondizionatamente, un vero maestro, la cui principale virtù risiede nella partecipazione affettiva e intellettuale che dimostra verso ogni storia, ogni personaggio, ogni suo film. Una partecipazione e una compassione nei confronti dell’umanità dei suoi personaggi Continua...

Myroslav Slaboshpytsikiy: The Tribe

MYROSLAV SLABOSHPYTSKIY   THE TRIBE   (Ukr. 2014, 132 min., col., drammatico)   Un film per sordomuti e non. Senza sottotitoli per gli spettatori udenti. Nessuna parola, solo il rumore d’ambiente. Vibrazioni di violenza dura e cruda. The Tribe fa male: una rivelazione.   In una scuola ucraina per sordomuti arriva un nuovo ragazzo, Sergej. Vittima prima di bullismo e poi arruolato da alcuni studenti nella cricca di stampo mafioso della scuola, il ragazzo s’innamora perdutamente di Continua...