Nuri Bilge Ceylan: Winter Sleep

NURI BILGE CEYLAN Winter Sleep (Kis Uykusu, Turchia 2014, 196 min., col., drammatico) Con la Palma d'Oro a Winter Sleep, Cannes consacra Nuri Bilge Ceylan, ma soprattutto celebra sè stesso. Ceylan, che a mani basse può a questo punto ambire al titolo di (uno dei) massimi cineasti contemporanei, deve tanto al festival francese che per gran parte della sua carriera l'ha sostenuto mettendolo, non senza meriti, nella giusta luce. Prima del Gran Prix Speciale assegnatogli con C'Era una Volta Continua...

Daniel Wolfe: Catch Me Daddy

DANIEL WOLFE Catch Me Daddy (UK 2014, 107 min., col., drammatico) Visto in occasione della rassegna "Cannes e dintorni" Difficilmente avremmo scelto di affrontare Daniel Wolfe se non avessimo prima visto uno dei suoi lavori, Time To Dance, forse uno dei più bei videoclip degli ultimi anni, gioiellino che in soli 8 minuti racchiude il potere suggestivo di un lungometraggio. Tanta dunque la curiosità quando abbiamo individuato il suo film d'esordio nella lista della Quinzaine des Realisateurs. Wolfe Continua...

Ari Folman: The Congress

ARI FOLMAN   THE CONGRESS   (Usa 2013, 122 min., col., fantascienza, animazione) Ora basta. È un argomento alla moda, sulla bocca di tutti e che riempie pagine e pagine di parole, ma non se ne può più. Ora che si è preso atto della morte del cinema come si è inteso finora, non si può guardare oltre? Non si mette in dubbio la difficoltà di voltare pagina, ma è necessario compiere questo gesto. The Congress di Ari Folman, invece, piange (di nuovo) sul latte versato. Robin Wright Continua...

Lech Majewski: Onirica. Field of Dogs

LECH MAJEWSKI   ONIRICA. FIELD OF DOGS (Ita., Pol., Swe. 2014, 102 min., col., drammatico)   Lech Majewski chiude il trittico dell’Arte con un’opera importante. Dopo lo studio di Hieronymus Bosch in Il giardino delle delizie e di Pieter Bruegel in I colori della passione, l’artista poliedrico con Onirica. Field of Dogs si affida a Dante. Regista, pittore e scrittore, Lech Majewski è un intellettuale del cinema. Gonfi di “conoscenza” (e non di citazioni) le sue pellicole permettono Continua...

Abel Ferrara: Welcome to New York

ABEL FERRARA Welcome to New York (Usa/Francia 2014, 124 min., col., drammatico) E' bello, dopo tante visioni dimenticabili, tornare a respirare vero cinema, seppur non all'interno di una sala cinematografica: tanta è stata l'attenzione  rivolta all'ultimo film di Ferrara, e non solo per le ovvie implicazioni scandalistiche che l'hanno accompagnato, quanto per le circostanze di distribuzione nelle quali il film è stato lanciato e distribuito, cioè esclusivamente in rete in concomitanza Continua...