Christian Petzold: La Scelta Di Barbara

La scioltezza con cui il cinema di Petzold riesce ad affrontare temi e aspetti della storia recente, nello specifico la rievocazione della Ddr, con grande riflessione e maturità stilistica, avrebbe molto da insegnare al nostro cinema bolso e para-televisivo, in particolar modo quando (quasi sempre) si cimenta a rievocare fatti del vicino passato con “grande” autorialità e serietà.

Harmony Korine: Spring Breakers

Chiarisco: non conosco il cinema di Korine e riuscire a giudicare la sua ultima pellicola (presentata in concorso all’ultima edizione veneziana) per me non è affatto facile non potendo inquadrarla all’interno della carriera del regista. Detto ciò, appare chiaro che affrontare Spring Breakers richiede di scindere pancia (in questo caso, bassoventre) e cervello senza riserve, e che soffermarsi sul fatto che si vedano troppi tette e culi senza quasi un perchè sia un osservazione sterile, seppur veritiera.

Hafsteinn Gunnar Sigurdsson: A annan veg (Either Way)

È possibile coniugare tre elementi come i paesaggi di Werner Herzog, un humor tipicamente nordico – alla Kaurismaki per intenderci – e un tono leggermente drammatico? La pellicola dell’islandese Hafsteinn Gunnar Sigurdsson, A annan veg (Either Way), sembra riuscirci.

The Art of Steadicam

Introdotta negli anni settanta da Garrett Brown, la steadicam (una cinepresa posta su un'imbracatura ammortizzata e indossata dall'operatore) permette alla ripresa di essere più fluida e di dilungarsi, per esempio, in piani sequenza mozzafiato. Questo video ne ripropone le gesta:                                   The Art of Steadicam from Refocused Media on Vimeo. Mattia Giannone Continua...