WALTER HILL: I Guerrieri Della Palude Silenziosa

WALTER HILL

I Guerrieri Della Palude Silenziosa

(Southern Comfort, Usa 1981, 102min., col., drammatico)

Tempo: primi anni settanta. Luogo: profondo sud degli Stati Uniti.

Una pattuglia della guardia nazionale compie un esercitazione nelle paludi della Louisiana. In preda all’esaltazione e impazienti di provare i “giocattoli nuovi”, i soldati sparano a salve sui cacciatori cajun, una etnia di immigrati francesi che risiedono appartati ai confini della civiltà. Comincia una caccia spietata da parte degli abitanti del luogo.

La tranquilla scampagnata che si trasforma in un incubo è tipica del film americano. Basti ricordare il capolavoro “Deliverance” (in italia “un tranquillo weekend di paura”..come in questo caso, altro esempio di traduzione orribile..); mentre in quel film il borghese americano famiglia-cane-villetta medio scopre di essere in fondo un animale selvaggio se messo alle strette, qui è il macho-rambo-johnwayne che è reso impotente di fronte a comuni cacciatori di selvaggina.

Il film tocca delle punte di horror, come quando i soldati si imbattono in animali squoiati impalati dai cajun collocati come avvertimento. I soldati cadono uno dopo l’altro nelle trappole dei “bifolchi”, escogitate con un sadismo disarmante. I cacciatori non si vedono mai, si avvertono solo ombre e rumori che finiscono per fare sprofondare i soldati nella pazzia e nell’odio reciproco.

Nella scena madre, i soldati raggiungono il villaggio cajun nel quale si sta svolgendo una festa, e non si capisce se si tratta di un’ennesima trappola: il film alterna le immagini dei sopravvissuti che chiedono aiuto con l’uccisione e lo squartamento di maiali da parte degli abitanti.

Il montaggio dà un ritmo serrato e la fotografia è proprio allucinante.

“Guerrieri, giochiamo a fare la guerra?”
Un motivo per vedere questo film, soldati senza patria che perlustrano infernali paludi, e in sottofondo la chitarra di Ry Cooder.

Vi basta come motivo?

Stefano Uboldi