Nicolas Winding Refn: Solo Dio Perdona

Per Solo Dio Perdona, è indispensabile proporre una lettura che va oltre il suo contenuto, e derivare da questa prima le limitazioni che i pregi, peraltro eccellenti perchè stiamo parlando di Nicolas Winding Refn, regista con la faccia da ragioniere ma dall’indole abrasiva e imprevedibile (come un certo suo collega danese).

Steven Soderbergh: Effetti Collaterali

Se The Informant era l’opera di Soderbergh che poneva in maniera esplicita la questione della crisi economica (nel 2009, al suo picco iniziale), e Contagion (2011) l’opera che esponeva metaforicamente la diffidenza tipica della società moderna, più che la biologia, Side Effects è l’opera che riassume e integra i concetti che il regista di Baton Rouge, maldestramente, aveva provato a esprimere prima degli ultimi due inciampi (Knockout e Magic Mike): effetti del disagio collettivo sull’individuo (specie quando non si “sente” direttamente coinvolto dalla crisi); il senso di alienazione; l’ansia dell’uomo che vorrebbe avere il controllo su tutte le cose; la superiorità della ragione sull’istinto.

Kathryn Bigelow: Zero Dark Thirty

Il titolo, Zero Dark Thirty, nel gergo militare americano sta a significare una qualsiasi ora fra mezzanotte e le quattro del mattino, ovvero: “molto presto”; è l’orario in cui si eseguono blitz militari. Il film non è stato visto in quelle ore, ma è stata dura ugualmente.

Joe Carnahan: The Grey

Agli sgoccioli di quest’anno, tra incursioni nella Terra di Mezzo e post-cinepanettoni, preferiamo la terza via: abbiamo guardato The Grey per cercare un pò di sana evasione, e abbiamo scoperto con piacere che è molto più di un film-anestetico natalizio. Tutt’altro, è ufficialmente consigliato: The Grey è LA pellicola da tenere in considerazione in questo periodo.

William Friedkin: Killer Joe

Esce solo adesso in Italia (ma è stato in concorso a Venezia 68), per giunta solo in 53 sale (e considerando che il genere e gli attori impiegati potrebbero attirare molta gente, un altro punto di ridicolaggine si aggiunge al nostro sistema distributivo) uno dei film più sfacciatamente cattivi di quest’anno.

David Fincher: Millenium-Uomini Che Odiano Le Donne

Ancora Millenium. Puro e semplice interesse a cavalcare, finchè si può, il fenomeno letterario del decennio? Forse sì. Uomini che odiano le donne è il remake americano tratto dal primo libro della serie Millenium di Stieg Larsson.

Joe Wright: Hanna

Una ragazzina (Saoirse Ronan) allevata nella landa finlandese da un ex-agente della CIA (Eric Bana) viene a trovarsi bruscamente a contatto con la società civile, tra il Marocco e la Germania, inseguita da una spietata cacciatrice (Cate Blanchett) per misteriose ragioni.

Super 8

Siamo negli Usa dei fine anni ’70. Joe Lamb (Joel Courtney), ragazzino di 13 anni, ha appena perso la madre vittima di un incidente sul lavoro. Qualche mese dopo l’incidente, Joe con i suoi coetanei gira un film sugli zombie in Super 8. Mentre stanno girando una scena alla stazione del paese, il gruppo di amici assiste a un terribile incidente ferroviario, fra un treno dell’aviazione militare per trasporto merci e un’automobile. Unici testimoni del disastro, si renderanno presto conto che non si trattava di un mero incidente e che il tutto è legato a misteriose scomparse, cali di energia elettrica e all’improvvisa e massiccia presenza di militari nella zona. Questi fenomeni sono correlati? Il treno dell’aviazione conteneva qualcosa?

Paul Haggis: The Next Three Days

Una sorridente famiglia americana si sveglia al mattino, e, neanche il tempo di finire uova e bacon, si ritrova mezza polizia in casa. Mamma viene arrestata perchè ha ucciso il suo capo, tutte le prove portano a lei. Papà (Russel Crowe) non ci crede, e dopo due anni di carcere e appelli anche l’avvocato getta la spugna. Si presentano due strade: accettare il destino della moglie (che tenta nel frattempo il suicidio) o…farla evadere.

Winter’s Bone – Un gelido inverno

Un film quasi alla Coen, che riesce a mescolare abilmente il drammatico e il thriller.
La giovane Ree Dolly (Jennifer Lawrence) ha sulle spalle l’intera famiglia (una madre depressiva, una sorella e un fratello più piccoli) dopo che il padre, spacciatore e produttore di metanfetamine, è andato in prigione. La già difficile situazione familiare esplode dopo che lo stesso genitore, impegna la fattoria per pagarsi la cauzione e sparire nel nulla.