Migliori Film: 2015. La Classifica di Stefano

Come ogni anno scelgo di selezionare solo i film usciti in Italia durante l'anno solare. La classifica sarebbe molto diversa se ci fossero altri film qui recensiti (gli ultimi Gomes, German, e anche il troppo velocemente dimenticato, ma splendido The Homesman). Nessuna speranza per quello che, per me, avrebbe sbaragliato tutti: Jauja di Lisandro Alonso. Ma ormai, non sorprende più che anche alcuni dei film più importanti usciti quest'anno, come l'ultimo, eccezionale El Club di Larrain, o l'ultimo Continua...

Aleksandr Sokurov: Francofonia

ALEKSANDR SOKUROV Francofonia (Francia/Germania 2015, col., drammatico/storico) Non si sa da dove iniziare l'elogio di Aleksandr Sokurov. Abbiamo detto, a Venezia, che il valore cinematografico e intellettuale di Francofonia è incalcolabile, e lo ribadiamo ora che, per qualche miracolo della distribuzione, è uscito nelle sale italiane. Ci si sentiva piccoli di fronte al Faust, pellicola che è stata, per questa nostra dis-avventura nella critica cinematografica, visione assoluta e seminale Continua...

Dietrich Bruggermann: Le Stazioni della Fede

Dietrich Bruggermann Le Stazioni della Fede (Germania 2014, 107 min., col., drammatico)   Nell'arte cristiana le Stazioni della Fede, corrispondenti alla Via Crucis, sono una serie di episodi che ripercorrono la Passione di Cristo. Esse sono 14, generalmente rappresentate da dipinti e sculture. Dietrich Bruggermann, classe 1976, costruisce il suo film d'esordio suddividendo in 14 capitoli la storia di una adolescente nel suo percorso, progressivamente estremo, di devozione religiosa. Continua...

Yorgos Lanthimos: The Lobster

YORGOS LANTHIMOS The Lobster (Grecia/Regno Unito 2015, 118 min., col., drammatico/surreale) "Il punto di partenza non è stato quello di raccontare una storia, ma una situazione, una condizione che ho osservato. Perciò ho iniziato a esplorare quella situazione, quel sistema composto da tutte le cose che diamo per scontate: come le regole che rispettiamo e di cui non ci interroghiamo; il modo in cui veniamo educati..." (Y. Lanthimos, intervista rilasciata su Sight & Sound) Nel corso Continua...

Christian Petzold: Il segreto del suo volto

CHRISTIAN PETZOLD Il segreto del suo volto (Phoenix. Germania 2014, 98 min., col., drammatico) Per il recensore scrivere di Il Segreto del suo volto (lo chiameremo col suo titolo più indicativo, Phoenix) è un vero piacere: questo è cinema al suo grado più ineffabile e sostanzioso, problematico e ricco di rimandi e associazioni. La sensazione, durante e dopo la visione, è quella di un film che si apre lentamente, che dipana la nebbia senza mai davvero svelarsi, tanto più arduo da ricostruire Continua...

Denis Villeneuve: Sicario

DENIS VILLENEUVE Sicario (USA 2015, 121 min., col., thriller/drammatico) Abbiamo lasciato Denis Villeneuve con Prisoners, e nel tempo trascorso il regista canadese ha confezionato due film: uno, inedito in Italia, Enemy -un thriller psicologico -, e un altro, Sicario, che ha goduto di maggiore visibilità grazie alla risonanza del festival di Cannes, e grazie a un proseguimento nei sentieri del più spettacolare public-friendly genere thriller, iniziato, appunto, con Prisoners. Se, stando alla Continua...

Mostra del Cinema di Venezia 72: La nostra classifica

LA NOSTRA CLASSIFICA (Mancano i film dal 10 al 12 settembre) AMORE INCONDIZIONATO 1)  Rabin, The Last Day di Amos Gitai (Israele) 2) 11 Minutes di Jerzy Skolimowski (Polonia) 3) Francofonia di Aleksandr Sokurov (Francia/Germania) RISPETTOSA CONSIDERAZIONE 4) Non Essere Cattivo di Claudio Caligari (Italia) 5) Sangue del mio Sangue di Marco Bellocchio (Italia) 6) Un Monstruo de Mil Cabesas di Rodrigo Plà (Uruguay) 7) El Clan di Pablo Trapero (Argentina) 8) Beasts of No Nation di Cary Continua...

72 Mostra del Cinema di Venezia – 9 Settembre

CONCORSO - Jerzy Skolimowski: 11 Minutes (Polonia) 11 Minutes: ovvero il gioco del cinema. Il cinema come ingranaggio, come bomba a tempo, come concatenamento ingegneristico di suoni e immagini. Un film che comincia con le riprese sgranate di tablet e telefonini e che finisce con un ralenty mozzafiato ad altissima definizione, che sembra voler fermare il tempo, un momento d'azione che sembra voler spazzare via ogni clichè hollywoodiano. Un film che è uno studio di raccordi e di meccanismi Continua...

72 Mostra del Cinema di Venezia – 8 Settembre

CONCORSO – Marco Bellocchio: Sangue del mio Sangue (Italia) “Bobbio è il mondo”. Il film di Bellocchio è senza dubbio il più difficile del concorso. Di certo il meno definibile, apertamente ed esplicitamente incompiuto, un’opera aperta a molte interpretazioni. Per impostare un discorso su questo film, bisogna innanzitutto rendersi conto che Sangue del mio Sangue è il risultato di due film che sono stati “legati” tra loro. Il primo è un cortometraggio girato dal regista nella sua Continua...

72 Mostra del Cinema di Venezia – 7 Settembre

CONCORSO - Amos Gitai: Rabin, The Last Day (Israele) Insieme a Sokurov, quello di Gitai è il film più grande del concorso. Un'opera immensa e seducente, l'unica di questa Mostra che riesce nel miracolo di essere allo stesso tempo complessa e (perfettamente) compiuta. Dopo il titanico Ana Arabia di alcuni anni fa, interamente girato in piano sequenza, e il magnifico, contemplativo Tsili dell'anni scorso, quest'anno il regista israeliano porta al Lido un'opera completamente differente, che Continua...