Tomas Alfredson: La Talpa

“Sono orgoglioso di aver consegnato ad Alfredson il mio materiale, ma ciò che ne ha realizzato è meravigliosamente suo” (john Le Carrè)

Migliori film: 2011

Una personalissima lista dei migliori film visti quest'anno: alcuni sono stati girati nel 2010, ma la classifica comprende solo le uscite in Italia durante il 2011. 1) Aleksandr Sokurov: FAUST (ottobre, Russia) 2) Aki Kaurismaki: MIRACOLO A LE HAVRE (novembre, Finlandia) 3) Terrence Malick: THE TREE OF LIFE (maggio, USA) 4) Lars Von Trier: MELANCHOLIA (ottobre, Dan/Svi/Ger) 5) Asghar Farhadi: UNA SEPARAZIONE (ottobre, Iran) 6) Darren Aronofsky: BLACK SWAN (febbraio, USA) 7) Continua...

Bela Tarr: Il Cavallo Di Torino

Se pensavate che Von Trier avesse toccato il fondo con il pessimismo cosmico di Melancholia, si vede che non avete ancora visto A Torinói ló di Bela Tarr. Se avete trovato un film come Faust un pò noioso (avevate torto, in ogni caso), beccatevi questi 149 minuti di immobilità siderale. No, veramente: lasciate perdere.

2011, guida a un anno di grande cinema

Come seguito e approfondimento di un mio vecchio articoletto, volto a sottolineare l'eccezionalità di molte recenti pellicole, ecco un interessante resoconto (su Ondacinema) di questo 2011, che certo noi amanti della settima arte non dimenticheremo. Stefano Uboldi Continua...

Aleksandr Sokurov: Faust

A dispetto di molti che hanno denunciato l’eccessiva pesantezza e lentezza del film, non ho staccato lo sguardo per un secondo dallo schermo. Sulla prima cosa non ho obiezioni: non è un filmetto. Sulla seconda sono in disaccordo: Faust è un maelstrom che risucchia lo spettatore, non ha cadute di tono, cattura la mente.

Asghar Farhadi: Una Separazione

Una delle gemme di questa spettacolare annata cinematografica viene dall’Iran ed è Una Separazione di Asghar Farhadi, vincitore dell’Orso D’Oro al Festival di Berlino.

2011: Annus Mirabilis per il cinema

Questo 2011 si sta rivelando essere un anno babilonico per la settima arte. Le ultime edizioni dei più importanti festival cinematografici, specie Cannes (maggio), Venezia (agosto) e New York (ottobre), sono state giudicate le migliori degli ultimi dieci anni da mezza critica mondiale. Autori nuovi come Nicolas Winding Refn si impongono sulle scene con un cinema ferocemente innovativo (Drive); autori che da anni non producevano niente di autenticamente interessante, come Woody Allen, hanno Continua...

Roman Polanski: Carnage

Due ragazzini sono coinvolti in una rissa. I rispettivi genitori si incontrano per superare in modo adulto/maturo/responsabile la controversia, ma presto cadono vittime dell’odio loro stessi…

Nicolas Winding Refn: Drive

Driver è uno stuntman part-time che di giorno lavora in un’officina e di notte fa l’autista a ladri e rapinatori. Driver pensa e agisce come una macchina: la sua regola impone che i suoi “passeggeri” compino i loro affari nell’arco di cinque minuti, dopo i quali lui taglia la corda, con o senza di loro. La sua vita cambierà dopo l’incontro con la vicina Irene, sposata con un malvivente che lo metterà nei guai.

Goffredo Fofi su “The Millionaire”: stroncatura di classe

Spulciando recensioni in rete, ho scovato un articolo del saggista e (a mio avviso) ottimo critico cinematografico Goffredo Fofi, che opera una vera "stroncatura d'autore" di The Millionaire di Danny Boyle. E' bello sapere di non essere l'unico a pensarla come te.. "Danny Boyle è un regista piuttosto equivoco. Da Trainspotting a The Beach a Sunshine, ogni tema o ambiente significativo che ha toccato, egli riesce a sporcarlo con una rozzezza e superficialità che vengono esaltate anziché sminuite Continua...