Quasi amici fa il botto e il resto del mondo prepara i remake

E’ incredibile! E’ da parecchi anni che non accadeva una cosa simile, a quanto pare. Stiamo parlando del fenomeno francese Intouchables (chiamiamo le cose come si devono chiamare). E’ da parecchie settimane che si attestava sempre alla seconda posizione nel box office italiano senza mai calare (e già questa è una novità per un film francese). Ma, già da oggi, ha compiuto qualcosa di impensabile da qualche anno a questa parte: scalare la classifica verso l’alto. Solitamente, una pellicola fa il botto nel primo weekend di uscita per poi rimanere costante (se è un successo) o calare, non il contrario. Merito di una storia non banale, non volgare e che tocca i sentimenti di tutti. Non è nulla di trascendente, sia chiaro: si tratta di una buona commedia, che al merito di arrivare al cuore di tutti.

L’articolo potrebbe fermarsi qui, se non fosse per una terribile notizia letta in un giornale: il mondo si prepare al remake. Una formula funziona e si ricopia. Se lo scopo è solo guadagnar quattrini ben vengano miliardi di cloni, ma visto che il cinema (fino a prova contraria) è anche un’arte, non posso che rimanere deluso.

Ci lamentiamo della crisi del cinema italiano, ma se si offrono due sale in croce ai fratelli De Serio in tutta Italia (non sono riuscito a vedere il loro film, per darvi un’idea), per non parlare di Cesare deve morire dei Taviani (a vinto l’Orso d’Oro a Berlino perbacco, non il panettoncino Motta alla fiera di paese), non possiamo aspettarci una rinascita estetica e culturale.

Certo, niente di nuovo sotto il sole, ma leggere che si sta producendo un remake di Intouchables con Bisio e Checco Zalone, non mi rincuora. Perchè, invece, non si propone una commedia nuova?

L’anno prossimo sentiremo le solite frasi: “Record d’incassi per il film con Bisio e Zalone”, “Gli italiani tornano al cinema” o robe simili: buon 2013 per il cinema italiano!

Mattia Giannone

  • http://www.blogger.com/profile/11347254217489974262 Stefano

    Per la nostra stampa la rinascita culturale del paese è affidata a registi mediocri paraculi come Ozpetek, Faenza o Muccino.

    Ma non è solo una questione di cinema francese e cinema italiano. Magari lo fosse. E’ anche e (soprattutto) una questione di pubblico francese e pubblico italiano. Di cultura del pubblico francese e di cultura del pubblico italiano.

    Incassi all’uscita del film Iraniano “Una Separazione”

    FRANCIA: 981.272 € (105 schermi)
    ITALIA: 95.765 € (29 schermi)
    (letto sul blog “solaris”)