Il federale

Il federale

(Italia 1961, 100 min., b/n, commedia)

Siamo nel 1944, ormai vicini alla fine della guerra. Il graduato della milizia fascista Primo Alcovazzi (Ugo Tognazzi) è incaricato di recuperare il dissidente politico Erminio Bonafé (Georges Wilson) e portarlo a Roma, in cambio di una promozione: diventare federale. Durante il percoso, però, la situazione politica italiana si capovolge: Roma è liberata e sono i fascisti ad essere perseguitati.

Inserito nel filone della commedia di guerra e dei road movie all’italiana, Il Federale di Luciano Salce è la rappresentazione sullo schermo del recupero di una tematica a lungo eclissata – la seconda guerra mondiale – riproponendola in chiave ironica e farsesca. Sebbene la pellicola non possa essere definita “commedia all’italiana” a tutto tondo, ma più uno strascico della commedia post neorealistica anche a causa dell’estrema caratterizzazione dei personaggi (Ugo Tognazzi è davvero incredibile, ad esempio), essa ne anticipa comunque alcuni elementi: come la concomitanza di elementi seri e drammatici (il pestaggio finale subito da Primo Alcovazzi) con elementi comici (il viaggio in sidecar) e la risata amara che suscita allo spettatore, l’intera vicenda.

Sono giustamente nella storia del cinema italiano la sequenza delle “buche sulla strada” o le posizioni assunte da Tognazzi – vero e proprio mattatore della pellicola – mentre guida il sidecar.

Una giovanissima Stefania Sandrelli interpreta il ruolo della ladruncola Lisa, mentre Luciano Salce, il regista, compare nelle vesti di un ufficiale Tedesco. La sceneggiatura è di Castellano e Pipolo, scritta insieme al regista.

Mattia Giannone