Simon Konianski

Simon Konianski

(Simon Konianski, B/Fr/Canada 2009, 100 min., col., commedia)

 

Questo road movie belgo-canadese, è una piccola perla del 2009 trascurata rigorosamente dal pubblico, ma apprezzata dai critici.
Simon (Johnatan Zaccai) è un ebreo non praticante, senza un lavoro fisso e con un figlio, Hadrien. Dopo essere stato cacciato dalla moglie spagnola, Simon si rifugia “provvisoriamente” dal padre Ernst (Popeck), un ebreo molto ortodosso e a cui non va molto a genio la presenza del figlio.
Quando Ernst muore, però, Simon è costretto a riavvicinarsi alla famiglia del padre, poichè fra le sue ultime volontà vi è anche il desiderio di essere sepolto in Ucraina vicino al suo primo amore.
Troppo caro l’aereo, Simon parte dal Belgio in compagnia dello zio Maurice (un petulante ebreo che pensa di essere spiato dalla Stasi), della zia e dal figlio Hadrien (senza il consenso della madre), fra mille disavventure.
Questa pellicola del belga Micha Wald (sua anche la sceneggiatura), in più di una scena risulta divertente anche se a volte è esageratamente assurda. Inutili sono, a mio avviso, le apparizioni del padre sottoforma di fantasma lungo il suo viaggio, e inspiegabile risulta l’indifferenza che regna fra i protagonisti per il fatto di trasportare una salma in auto (a me inquieterebbe parecchio). Si pensi a Little Miss Sunshine (in alcuni aspetti vicino alla pellicola di Micha Wald) dove anche lì viene trasportata una salma; in questo caso i personaggi erano molto scossi.
Divertente, invece, la trovata di di trasportare la lapide pesantissima del padre in auto, mettendo a dura prova gli ammortizzatori del veicolo di Simon.
Simon Konianski è dunque un buon film di un regista promettente.

Mattia Giannone