Charlot si distingue

(Kid Auto Races at Venice, Usa 1914, 11 min., B/N, muto, comico)
Regia: Henry Lehrman
Sceneggiatura: Henry Lehrman
Produttore: Mack Sennett (Keystone)
Interpreti e personaggi:
Charlie Chaplin: il vagabondo
Henry Lehrman: il regista
Frank D. Williams: l’operatore
Gordon Griffith: il ragazzo
Billy Jacobs: il ragazzino
Charlotte Fitzpatrick: la ragazza
Thelma Salter: altra ragazza
E’ in questo film che per la prima volta compare il personaggio del vagabondo. Nella sua autobiografia, infatti, Chaplin narra di come non gli piacesse l’idea che il suo personaggio fosse un giornalista (come in Per guadagnarsi la vita) e della ricerca di un costume adatto per un nuovo personaggio: “Non sapevo a quale truccatura ricorrere […], Mentre puntavo verso il guardaroba, pensai di mettermi un paio di calzoni sformati, due scarpe troppo grandi, senza dimenticare il bastone e la bombetta. Volevo che fosse tutto in contrasto […]. Non avevo la minima idea del personaggio. Ma come fui vestito, il costume e la truccatura [ossia l’aggiunta dei baffetti] mi fecero capire che tipo era” (My Autobiography, C. Chaplin, 1964; tr. it., La mia autobiografia, Arnoldo Mondadori, 1964, pp. 173-174). Importante è, fra l’altro, il fatto che è dal costume che nasce l’idea del vagabondo e non il contrario. Così, nacque la figura di Charlot “un individuo multiforme, un vagabondo, un gentiluomo, un poeta, un sognatore, un uomo solitario, sempre in cerca di nuove avventure” (Ivi, p. 174).
Anche in questo caso la storia di questo cortometraggio è di per sé semplice. Charlie Chaplin è alle corse di macchine di cartone per bambini e, inizialmente senza farlo apposta e poi con intenzione, ostacola le riprese di un regista desideroso di filmare l’evento.
Si intravedono già la tipica mimica di Charlot, i movimenti del bastone e della bombetta, sebbene il tutto sia ancora in fase embrionale.
Mattia Giannone